Inchiesta sanità, potrebbe essere processo, pm chiudono cerchio

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Inchiesta sanità, potrebbe essere processo, pm chiudono cerchio

I pubblici ministeri Paolo Abbritti e Mario Formisano potrebbero chiedere il processo per Gianpiero Bocci, Maurizio Valorosi e Emilio Duca. E’ quanto scrive la Nazione Umbria di oggi  e potrebbe accadere prima della scadenza delle misure cautelari e quindi entro l’estate. Gianpiero Bocci, Maurizio Valorosi e Emilio Duca sono attualmente agli arresti domiciliari, che sono prorogate fino al 10 luglio prossimo dal gip Valerio D’Andria.

La procura di Perugia – scrive la Nazione – è pronta a stringere contro gli indagati che avrebbero dato vita al “sistema clientelare” per truccare le gare, ritenendo che la prova sia evidente. Una decina le gare scoperte in pochi mesi di indagini e già passate al vaglio del gip e del tribunale del Riesame che ha avvallato la ricostruzione della procura.

L’ipotesi è in queste ore al vaglio della procura e imporrà agli indagati di scegliere subito la strada processuale da seguire. Le pene sono altissime visto che per alcuni si tratta di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più reati di abuso d’ufficio, falso e rivelazione di segreto d’ufficio.

Intanto continuano gli interrogatori. Il 18 davanti al tribunale ricomparirà Bocci che chiede di revocare gli arresti domiciliari. Il 25 giugno invece l’udienza è stata fissata per Mauro Faleburle, il cardiologo sospeso per un anno con l’accusa di istigazione alla corruzione di Emilio Duca. Nella richiesta di proroga delle misure cautelari erano state annunciati gli interrogatori, oltre che di Duca anche di Maurizio Valorosi e degli indagati del capitolo-favoreggiamenti. I personaggi che avrebbero aiutato i vertici dell’Azienda a sabotare le indagini in corso.

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