Anche in Umbria la mobilitazione Pd e Art.1 contro la manovra

“Mentre il governo taglia sul contrasto alla povertà e alle disuguaglianze

Tommaso Bori, Pd, appello a tutti i partiti, movimenti e forze civiche

Anche in Umbria la mobilitazione Pd e Art.1 contro la manovra

Anche in Umbria – “Misurarsi con la costruzione di un’alternativa alle destra significa prima di tutto misurarsi con la proposta. E di fronte a una manovra profondamente iniqua come quella messa in campo dal governo Meloni, il Partito Democratico e Articolo 1 hanno voluto mettere in campo una mobilitazione nazionale che non si limita a segnalare cosa non va, ma che porta nel dibattito proposte alternative e concrete”. Così, in una nota, i segretari regionali dem e Art 1 dell’Umbria Tommaso Bori e Valerio Marinelli. “Lo faremo anche in Umbria – sottolineano i due – raccontando le mancanze evidenti che ci sono nella manovra su sanità, scuola, lavoro, pensioni, povertà, impresa e ambiente e soprattutto spiegando che cosa vogliamo fare noi”.

“Mentre il governo taglia sul contrasto alla povertà e alle disuguaglianze e sui servizi pubblici – aggiungono – boccia le proposte sul salario minimo e cancella il reddito di cittadinanza, non da risposte concrete al caro-bollette, non mette un euro sul rilancio dell’economia, lascia nell’incertezza i fondi del Pnrr, accresce le disparità territoriali con l’autonomia differenziata, noi siamo impegnati per avanzare proposte alternative.

Chiediamo di introdurre un equo compenso per i lavoratori e un reddito alimentare, di riformare e non cancellare il reddito di cittadinanza, di implementare e non tagliare o lasciare invariati i fondi per la scuola e per la sanità pubblica, di potenziare l’assegno unico e la quattordicesima mensilità pensionistica, di tagliare in via strutturale il cuneo fiscale”. E ancora: “chiediamo un tetto nazionale al prezzo dell’energia e un contratto luce sociale per le famiglie e le imprese in difficoltà, la semplificazione delle risorse per l’attuazione del Pnrr, la riorganizzazione e la stabilizzazione degli incentivi per l’edilizia sostenibile, il potenziamento della tassa sugli extra profitti”.

“Le destre al governo – concludono i due – impoveriscono i cittadini e il Paese, mettendo in campo azioni che non risolvono le difficoltà ma che aumentano le disparità, che non creano nuove opportunità per i giovani, che non danno dignità al lavoro. E’ chiaro l’orizzonte delle destre e non è quello della giustizia sociale e dell’equità, della crescita e dello sviluppo sostenibili. Per questo porteremo avanti in ogni sede la nostra battaglia”.

3 Commenti

  1. Non c’è dubbio che avete un coraggio da leoni. Parlate di “mancanze evidenti che ci sono nella manovra su sanità, scuola, lavoro, pensioni, povertà, impresa e ambiente”. Dal disastroso Governo Monti fino all’ultimo Governo Draghi, ad eccezione del Governo Conte 1 che ha durato un solo anno, siete stati sempre al Governo e ora elencate le “mancanze” che avreste potuto realizzare in oltre 10 anni in cui siete stati al governo e invece non avete fatto nulla. A proporsito poi della Sanità, dr. Bori, lo informo, qualora lo avesse dimenticato, che tutti i governi sopra menzionati, quindi anche quelli a guida PD (Letta, Renzi, Gentiloni) che si sono succeduti dal Governo Monti in poi, hanno fatto tagli alla Sanità la sanità. Ma non provate disagio a protestare contro la prima manovra del Governo Meloni “a prescindere”? Così facendo siete destinati, come afferma giustamente il Prof. Cacciari e non solo, a fare la fine della sinistra francese, cioè vi ridurrete al 2/3%, cum summo gaudio della destra sociale che vi sarà grata. D’altra parte ha cominciato brillantemente Letta con la ridicola campagna elettorale ad affossare il PD. Grazie PD, senza di voi non avremmo vinto.

  2. non posso che confermare, sottoscrivere e condividere ogni singola parola scritta dal Dottor Porzi. E lo faccio pur non avendo votato per l’ attuale governo ( e men che meno per chi ora è all’ opposizione).

  3. A questi signori va ricordato che nell’ultimo decennio (in cui il PD è stato al Governo ad eccezione del Conte 1) la Sanità non ha mai rappresentato una priorità. Cioè, dal 2010 al 2019 vi è stato un “definanziamento” del Servizio Sanitario Nazionale. Infatti, nel periodo dal 2010 al 2019 alla Sanità pubblica sono stati sottratti oltre € 37 miliardi, di cui circa 25 nel 2010-2015 e oltre 12 nel 2015-2019, in conseguenza alla progressiva diminuzione del rapporto spesa sanitaria/PIL. Un “definanziamento” che ha inciso in modo significativo sulle prestazioni sanitarie. Ma in quel decennio, in cui siete stati al Governo, a cosa pensavate solo ai matrimoni gay, alla teoria gender, ecc.? E vi accorgete solo ora che la Sanità pubblica è stata trascurata? Siete veramente patetici. Si sta assottigliando anche il famoso “zoccolo duro”. Siete schiacciati tra il M5S e il Terzo Polo. Scendete in piazza perchè nella protesta non volete essere superati dal M5S. Adesso siete diventati difensori del RdC che a suo tempo non avete votato. Gli elettori si ricordano di certi comportamenti a dir poco ondivaghi.

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