
Ammazza la moglie a Terni, lei aveva chiesto aiuto al figlio «Papà mi sta facendo male»
«Papà mi sta facendo male», avrebbe detto la donna in un messaggio vocale inviato al figlio. Ancora un femminicidio, questa volta a Terni. Un uomo di 61 anni, ha accoltellato e ucciso la moglie di 56 anni dopo che lei aveva chiesto aiuto al figlio. La tragedia è avvenuta nel quartiere di Borgo Rivo, in via del Crociere. Il marito è stato poi fermato.
Il figlio 28enne, nel momento in cui è avvenuto il delitto, stava lavorando a Bolsena. La madre gli aveva inviato un messaggio vocale su whatsapp chiedendogli di intervenire perché il padre stava alzando le mani di nuovo. Il ragazzo ha chiamato il padre chiedendogli cosa stesse facendo.
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«Ti faccio vedere cosa faccio, faccio un casino», avrebbe urlato il padre al figlio. «Stasera non ci arrivi a parlarne stai sicuro – gli dice il padre – adesso prendo un coltello, ti faccio vedere io come va a finire questa storia».
La conversazione si chiude con l’urlo della donna. Il 28enne capisce che non può perdere tempo chiama la sorella Oltiana, la polizia e si avvia verso casa. Gli agenti arrivano sul posto, ma ormai è troppo tardi. La donna è morta a causa delle coltellate ricevute dal marito.
Gli agenti entrano nell’appartamento di via del Crociere 10, a Borgo Rivo e trovano la donna riversa a terra in una pozza di sangue, vegliata dalla figlia. Il marito, che le ha sferrato la coltellata mortale alla gola, era ancora lì. Quando i poliziotti lo hanno portano via non ha opposto resistenza. In questura è stato sentito per ore e in serata è stato portato carcere di Sabbione con l’accusa di omicidio aggravato.
Sul posto i poliziotti, con la scientifica impegnata nei primi rilievi per le indagini portate avanti da Mobile e Volante e coordinate dal pm, Giorgio Panucci. Il medico legale, Marco Albore, è arrivato sul posto per una prima ispezione esterna poi il pm ha dato il nulla osta per il trasferimento in obitorio. Sarà fatta l’autopsia.
La coppia era arrivata a Terni dall’Albania più di vent’anni fa, abitava in via del Crociere da tre o quattro anni. La donna era conosciuta da tutti perché da 18 anni lavorava nella pescheria “L’isola che non c’è” di via del Rivo.
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