
da Carmine d’Argenio
Calcio, Serie B, è pareggio tra Cosenza e Perugia 1 a 1 Il cambio del modulo nel momento in cui la necessità lo ha imposto contro il Cosenza per recuperare una gara che sembrava compromessa, potrà esser a sentir Nesta, l’alternativa da cui ripartire. Unico aspetto positivo al momento, la reazione portata da Vido nel finale con il Carpi, è continuata oggi al Marulla, stavolta fino in fondo con la rete di Kingsley. Lo striminzito pareggio di oggi, spingerà il mister ad osare di più già a partire da sabato contro il Venezia.
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La variazione precipua in terra calabra è stata quella da noi pronosticata di El Yamiq al posto di Ngawa. Per il resto tutto come previsto in base alle deduzioni della conferenza di vigilia. Ma è stato con Terrani e lo stesso Kingsley a ridosso di Melchiorri e Vido che la trasmissione in avanti è avvenuta senza soluzione di continuità. La trequarti ha acquisito un suo peso specifico. E si è portati Kingsley ad una densità lucida anche sotto porta, che gli era mancata senza il giusto appoggio. È stato nel secondo tempo che il grifo si è scrollato di dosso le sue paure. La fiducia comincia ad infondersi quando la palla rotola tra i tuoi piedi. Quando fai correre gli altri a vuoto. Non quando ti contrai come nel primo tempo.
Perché così ti schiacciano e la demoralizzazione non fa partire neanche il contropiede, per il quale bisogna esser reattivi. Probabile che Alessandro Nesta stia pensando di esser ‘tradito’ in questo momento da quelli che dovevano prender la squadra per mano: Verre e Moscati, piuttosto che Bianco – ammesso che fossero giocatori capaci della missione – , e che venendo così a mancare il supporto delle fonti, i pur bravi Melchiorri e Vido, non abbiano la possibilità di realizzare l’auspicato stap successivo al possesso palla, con cui il sistema di Nesta cerca i varchi liberi in avanzamento. Ed ecco allora che i punti luce del gioco potrebbero ‘traslocare’ almeno come quantità lungo la trequarti. Tenendo sempre ben presente che ciò che resta valido per una gara ed un avversario, potrebbero non esserlo per un’altra. A riproporle contro il Venezia, c’è bisogno che proprio quella eventuale linea avanzata, sia la prima forma di filtro alta. Che le coperture ne’ orbitino intorno con tempi e spazi lanciati.
Che gli esterni si sovrappongano anche con movimenti a rientrare. E poi che i singoli giocatori ritornino a correre (di gamba e di idee) in mezzo al campo. Basterebbe già questo per essere a metà del lavoro. Senza arrivare all’allenatore, che vuole leader e giocatori che senza carattere non devono fare i calciatori. Il Venezia non è quello dell’anno scorso, Vecchi sta cercando di portare avanti, come il Perugia, un processo identitario nuovo. Ai giocatori dell’anno scorso si è fatto avanti Citro nel turno di sabato contro il Livorno. I lagunari hanno un punto in meno e reduci anche loro da un pareggio per uno a uno. Saranno loro a doversi sobbarcare la lunga trasferta. Si presenteranno con diversi giocatori che già misero in difficoltà Nesta al suo esordio: i preliminari play-off.
Cosenza-Perugia 1-1: il tabellino
COSENZA (3-5-2): Saracco; Capela (25′ s.t. Tiritiello), Dermaku, Legittimo; Corsi, Mungo, Palmiero, Garritano (32′ s.t. Bruccini), D’Orazio; Tutino, Maniero (16′ s.t. Perez). A DISP: Cerofolini, Idda, Di Piazza, Baclet, Varone, Bearzotti, Pascali, Verna, Baez. All. Braglia
PERUGIA (3-5-2): Gabriel; Cremonesi, Gyomber, El Yamiq; Mazzocchi (21′ s.t. Terrani), Moscati (1′ s.t. Michael), Bianco (38’s.t. Bordin), Verre, Felicioli; Vido, Melchiorri. A DISP. Leali, Perilli, Ngawa, Mustacchio, Dramogir, Falasco, Sgarbi, Ranocchia, Bianchimano, Kouan. All. Nesta
MARCATORI: 12′p.t. Maniero (C), 27′ s.t.Michael Kingsley(P)
AMMONIZIONI: 25′ p.t. Mungo (C), 36′ p.t. Bianco (P), 40′ s.t. Palmiero (C), 39′ s.t. Brosco (A)
RECUPERO: 1′ nel primo tempo, 5′ nel secondo tempo
ARBITRO: Dionisi di L’Aquila
STADIO: Stadio San Vito-Gigi Marulla, Cosenza
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