Turismo lento e transito motorizzato: un dilemma per l’Umbria?

Bettarelli solleva dubbi sulla coerenza delle politiche regionali

Abrogazione veicoli motore su sentieri: emendamento decisivo

Turismo lento e transito motorizzato: un dilemma per l’Umbria?

Turismo lento – Michele Bettarelli, consigliere regionale del Partito Democratico, ha recentemente sollevato una questione intrigante. Come si possono conciliare le dichiarazioni entusiastiche dell’assessore Agabiti e della presidente Tesei, fatte alla Bit di Milano insieme al ministro Santanchè, sull’Umbria come leader del turismo slow ‘per storia e natura’ e capofila nazionale del progetto ‘Turismo lento’, con l’emendamento Puletti, approvato dalla maggioranza, che ha permesso il transito dei veicoli a motore su tutti i sentieri non tabellati della Regione?

Bettarelli ha presentato un’interrogazione in cui chiede alla Giunta regionale di spiegare come intende conciliare il ruolo di leadership nazionale dell’Umbria nel turismo slow con l’entrata in vigore dell’emendamento Puletti. Inoltre, si chiede se la Giunta ritenga adeguata la cifra di 10 mila euro per raggiungere gli obiettivi prefissati e se non ritenga opportuno coinvolgere le amministrazioni locali, tutte le associazioni (agricole e venatorie) e gli operatori del settore per capire le reali necessità di tutti i portatori di interesse e adeguare di conseguenza la norma attualmente in vigore.

Bettarelli ha sottolineato che l’emendamento approvato durante la seduta del Consiglio regionale del 19 dicembre è sembrato affrettato. Un provvedimento che, senza alcuna forma di concertazione o analisi del territorio, ha permesso il transito dei veicoli a motore su tutti i sentieri umbri non tabellati, destinando solo 10 mila euro per la segnalazione dei sentieri di tutto il territorio regionale. Come si può passare dal divieto assoluto di transito per i veicoli a motore sui sentieri alla sua liberalizzazione dove non ci sono cartelli? Come si può pensare che quella somma possa essere sufficiente per segnalare tutti i sentieri umbri in cui dovrebbe essere vietato il transito? Non sarebbe stato più opportuno mappare l’intero territorio e comprendere bene i sentieri interessati, l’estensione e le risorse necessarie?

Queste preoccupazioni sono condivise anche da operatori del settore, associazioni e cittadini che hanno manifestato sabato scorso in una Piazza Italia gremita. Bettarelli conclude esprimendo la speranza che queste questioni vengano affrontate con la dovuta attenzione.

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