Accordo AST, De Luca, Bandecchi mette a rischio il futuro Terni
Le tensioni sull’accordo di programma per l’AST di Terni continuano a crescere, con il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, che ha espresso dure critiche al sindaco Stefano Bandecchi e alla presidente della Regione Donatella Tesei. Secondo De Luca, l’atteggiamento provocatorio di Bandecchi durante i tavoli ministeriali non solo non è efficace, ma rischia di compromettere il futuro di migliaia di famiglie legate al settore siderurgico.
De Luca ha sottolineato come la questione dell’AST richieda un’attenzione politica seria e mirata, accusando Bandecchi di distrarre l’opinione pubblica con dichiarazioni inopportune. “Invece di rappresentare con forza gli interessi della città di Terni e del suo importante polo industriale”, afferma De Luca, “Bandecchi perde il controllo e cerca di mascherare la sua mancanza di autorevolezza a Perugia e Roma con battute e provocazioni.” Le sue dichiarazioni, sostiene il consigliere, non sono solo inutili, ma potenzialmente pericolose, considerando l’importanza strategica dell’AST non solo per l’economia locale, ma anche per quella nazionale.
L’AST, che rappresenta uno dei più importanti poli siderurgici in Italia, è al centro di un possibile accordo di programma che potrebbe portare quasi un miliardo di euro di investimenti sul territorio. Tuttavia, la mancanza di un dialogo costruttivo e di una strategia chiara da parte delle istituzioni locali, secondo De Luca, sta mettendo a rischio questi investimenti, con gravi conseguenze per l’occupazione e la salute pubblica. “Il futuro di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie è appeso a un filo,” ha dichiarato De Luca, “e la politica locale sembra incapace di fornire risposte concrete.”
Il consigliere del M5S ha anche lanciato un’accusa alla presidente Donatella Tesei, definendola “politicamente inesistente” sul tema dell’AST. Secondo De Luca, la Regione Umbria avrebbe dovuto giocare un ruolo centrale nella trattativa, ma la mancanza di una guida forte ha lasciato un vuoto che rischia di costare caro alla città e alla regione. “L’assenza di una leadership forte e credibile a Perugia è evidente,” ha aggiunto, “e questo immobilismo politico sta mettendo in pericolo il futuro dell’intera area industriale.”
Non sono mancate le critiche anche agli attacchi rivolti al Movimento 5 Stelle da parte del sindaco e dei suoi alleati. “Le provocazioni di Bandecchi e dei suoi non ci spaventano,” ha detto De Luca, “ma dimostrano solo la sua incapacità di affrontare seriamente i problemi reali della città.” Il consigliere ha ricordato che, se la situazione fosse stata diversa nel 2018, il quadro politico e amministrativo attuale sarebbe completamente differente. “Se gli eventi del 2018 avessero preso un’altra direzione, probabilmente Bandecchi non sarebbe oggi dove si trova, e non ci troveremmo in questa situazione di stallo.”
La questione AST resta al centro del dibattito politico a Terni, con una crescente preoccupazione tra i lavoratori e i cittadini. I sindacati e le associazioni di categoria chiedono un intervento deciso delle istituzioni per garantire la stabilità occupazionale e la sostenibilità ambientale dell’area. Tuttavia, finora, non sono arrivate risposte concrete né dalla giunta regionale né dal governo locale.
In conclusione, De Luca ha ribadito che il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare sulla questione e a fare pressione sulle istituzioni affinché vengano prese decisioni rapide e nell’interesse dei lavoratori. “Il tempo delle chiacchiere è finito,” ha concluso, “ora servono azioni concrete per salvaguardare il futuro dell’AST e della città di Terni.”
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