
Attacco del Senatore leghista Luca Briziarelli sulla scuola
“Ovviamente anche io avrei volentieri ringraziato il Ministro ma non c’è. Siamo a posto nella forma ma non lo siamo nella sostanza che poi è il problema di questo provvedimento e non c’è il ministro in buona compagnia perché non c’è il Premier Conte, non c’è il Ministro Manfredi, il Ministro Di Maio, il Ministro Bonafede, il Ministro Gualtieri, il Ministro Dadone”. Esordisce così in aula il Senatore della Lega Luca Briziarelli durante il suo intervento incisivo sulla scuola davanti all’assenza del Premier e dei ministri.
“Un conto è mettere una firma su un foglio e un conto è mettere la faccia su un provvedimento che i problemi non li risolve. Alla mancanza di rispetto per il parlamento siamo abituati, del resto è stato calpestato più volte ma non c’è stata in questo provvedimento la disponibilità all’ascolto, non c’è stata la disponibilità al confronto, non solo con noi e qui dentro ma nemmeno con le categorie, con gli operatori della scuola”, non ci sta Briziarelli alla mancanza di disponibilità che il governo dimostra.
Sottolinea l’assenza di dialogo sul tema importante della scuola, in cui la Lega avrebbe voluto avrebbe voluto collaborare con le proposte presentate e non ascoltate. “Non c’è stata la capacità e aggiungo neanche la volontà di risolvere insieme i problemi relativi alla scuola e inutile ricordarlo perché purtroppo non lo capite, è di tutti la scuola. Ci sono decine e decine di citazioni, alcune le abbiamo sentite, altre le sentiremo. Anche io ne ho voluta cercare una che potesse dare il senso non tanto al mio intervento ma alla situazione che stiamo vivendo. Ebbene Calamandrei che sicuramente non era un pericoloso leghista, diceva che la scuola è quell’istituzione che compie il miracolo di trasformare i sudditi in cittadini. Questa frase non potrebbe essere più azzeccata per questo momento ma a voi fa comodo che i cittadini rimangano sudditi, fa comodo che magari restino pure ignoranti e schiavi delle decisioni incomprensibili di un governo”.
Briziarelli pone attenzione agli articoli della Costituzione che fanno particolare riferimento a temi specifici, “Qui c’è la Costituzione, noi spesso ce la dimentichiamo, andrebbe letta e riletta. Articolo 30: è dovere e diritto dei genitori mantenere e istruire i figli, come dovrebbe fare oggi difronte a una legge come questa un genitore a cercare di rispettare quel diritto e quel dovere. Come può farlo difronte a questo provvedimento? Nei casi di incapacità dei genitori la legge provvede che siano assolti i loro compiti. Ebbene questa legge non aiuta i genitori ne colma quel vuoto quando c’è. Articolo 33 della costituzione: l’arte e la scienza sono libere, libere l’insegnamento”.
“Io non credo che un insegnante sia stato lasciato libero, è stato lasciato solo e allo sbando da questo decreto così come gli altri operatori della scuola. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione senza oneri per lo stato. Qui non hanno neanche il diritto di esistere e continuare ad esistere le scuole paritarie con un provvedimento come questo. Tralascio di parlare delle scuole ex Ipab attualmente aperte che sono in un limbo, non hanno i diritti dei privati e neppure le garanzie del pubblico”. Secondo il senatore leghista è incredibile la situazione delle scuole paritarie a cui il governo non ha pensato e continua affondando il coltello sulla piaga dell’incompetenza:
“Ieri abbiamo assistito a una scena vergognosa per cui un emendamento pur con i pareri dei ministeri si è perso per strada e non è arrivato, ma noi calpestiamo anche la costituzione per quanto riguarda le aziende che avranno dei dipendenti con dei figli che non sapranno come fare per gestirli. Soprattutto calpestiamo i bambini, i nostri figli per la situazione che stanno vivendo. Troppo facile dire che è la prima volta che viviamo una situazione del genere perché forse non è la prima volta che la Francia, piuttosto che la Spagna, che la Gran Bretagna, che la Germania si trovano a gestire una situazione come questa?”
La cosa certa per la Lega è che l’emergenza Covid è una novità per tutti non solo per il nostro paese, ma dai numerosi specialisti assunti e da un governo che da un decreto all’altro rilancia incertezze ci si aspettava di più, cosa che Briziarelli ha tenuto a far pesare. “Io non so quante task force abbiano mobilitato e quanti esperti abbiano nominato, so che una soluzione l’hanno trovata e che le scuole le hanno riaperte, le stanno riaprendo. Noi no, voi cosa facevate? Voi facevate un decreto il 6 aprile che scadrà il 6 giugno, che dovrebbe gestire un anno scolastico che terminerà il 10 giugno. Ieri la commissione bilancio diceva che sembra un incrocio tra scherzi a parte e gli spot di Italia1, quelli degli spettatori. Noi invece abbiamo fatto proposte, presentato emendamenti. ce li avete bocciati tutti, almeno raccogliete un consiglio: rimandiamo i ragazzi a scuola e a casa ci stia il Ministro con tutto il governo, grazie”.
Di fatto questo DPCM è carente di indicazioni precise per il mondo della scuola che va avanti con tante incertezze sia per i bambini che per gli universitari. Speriamo che al pari di altri paesi europei, pure in Italia si prendano presto decisioni sulla base di concrete proposte per risolvere i problemi degli studenti, delle famiglie e di tutti gli operatori scolastici.
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