Economia circolare in Umbria: nasce filiera sottoprodotti industriali
La Santa Alleanza per la transizione ecologica dell’Umbria, nata nel 2023, inizia a portare risultati tangibili con un focus sull’economia circolare. Il progetto si concentra in particolare sui sottoprodotti, ossia materiali di scarto industriali che possono essere reintegrati nel ciclo produttivo senza essere trattati come rifiuti. Si tratta di un tema cruciale per favorire la simbiosi industriale e ridurre la dipendenza dal sistema dei rifiuti, promuovendo una gestione più sostenibile delle risorse.
Attualmente, l’elenco dei produttori e utilizzatori di sottoprodotti in Umbria conta solo 11 aziende, secondo i dati di dicembre 2023. La sfida principale è costruire una rete che permetta alle imprese di conoscere e sfruttare le potenzialità di questi materiali, contribuendo alla creazione di una filiera stabile e integrata.
Il convegno: un punto di svolta per l’economia circolare
Un convegno presso il centro congressi della Camera di Commercio dell’Umbria ha segnato il punto di partenza per il consolidamento di questa filiera. All’evento hanno partecipato numerosi attori istituzionali e industriali, tra cui Arpa Umbria, il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), rappresentanti dei comuni locali, come Perugia, e associazioni di categoria. L’incontro ha rappresentato una tappa fondamentale nel percorso verso la creazione di un sistema virtuoso per la gestione dei sottoprodotti.
Il convegno si inserisce nell’ambito del festival Isola Prossima, organizzato da Arpa Umbria. Questo evento, giunto alla quarta edizione, mira a sensibilizzare il pubblico sulle tematiche ambientali, offrendo una serie di attività e conferenze focalizzate sulla sostenibilità.
Le sfide e le opportunità della filiera dei sottoprodotti
L’obiettivo principale è creare una filiera dei sottoprodotti che riduca la necessità di trattare gli scarti industriali come rifiuti. Per raggiungere questo risultato, è necessario costruire un sistema collaborativo tra tutti i soggetti coinvolti e promuovere una formazione capillare nelle imprese.
Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, ha sottolineato come la regione possa ottenere successi significativi se si lavora in sinergia. Ha anche ricordato che l’ente ha partecipato con successo a un bando nazionale sui sottoprodotti, ottenendo 25 procedure approvate su 28 presentate, grazie al finanziamento di Ecocerved ed Enea.
Le autorità presenti e i temi affrontati
Tra i relatori principali del convegno, spiccano Luca Proietti, Direttore Generale Economia circolare e Bonifiche del MASE, e Massimo Perari, Commissario straordinario di Arpa Umbria. Proietti ha evidenziato come il Ministero stia seguendo con attenzione lo sviluppo della filiera in Umbria, considerandola un esempio di buona pratica.
Perari ha messo in risalto l’importanza dell’inserimento del principio di funzione sociale dell’impresa nella Costituzione italiana, con un riferimento esplicito alla sostenibilità ambientale. Ha anche sottolineato il ruolo di Arpa Umbria nell’informazione e formazione, attività che si affiancano a quelle di controllo e sanzionatorie.
Le relazioni tecniche e la tavola rotonda
Durante il convegno, le relazioni tecniche hanno affrontato aspetti normativi e gestionali legati ai sottoprodotti. Tra i relatori, l’ingegner Francesco Cinti di Arpa Umbria, il dottor Daniele Bucci di Ecocerved e il professor Gianluca Veneziani dell’Università degli Studi di Perugia hanno analizzato il ruolo delle Camere di Commercio e le ricadute del PNRR sull’economia circolare in Umbria.
Un momento di confronto importante è stato rappresentato dalla tavola rotonda moderata dal dottor Federico Sisti, Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, durante la quale le associazioni di categoria hanno condiviso esperienze e proposte per rafforzare la filiera dei sottoprodotti.
Prossimi passi verso un’economia circolare
I partecipanti al convegno hanno ribadito la necessità di continuare a lavorare insieme per dare piena attuazione al protocollo d’intesa firmato nel 2023. La creazione di una filiera dei sottoprodotti non è solo un obiettivo di sostenibilità, ma anche un’opportunità economica per le imprese umbre, che potranno beneficiare di una maggiore efficienza nella gestione delle risorse.
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