
Umbri affidano i figli ai loro genitori, vacanze con i nonni
I nonni sono da sempre la colonna portante di molte famiglie, fonte di un welfare spesso irrinunciabile. Badano ai nipoti quando i genitori sono al lavoro, mandano avanti la casa, sbrigano faccende e commissioni, ma non “solo”: anche in estate, per più di un umbro su due (53%), di fronte ai tanti impegni di lavoro e alle incombenze della vita quotidiana, la soluzione migliore è affidare proprio a loro i figli, perché possano trascorrere un periodo di vacanza con persone fidate senza dovervi rinunciare per via degli impegni dei genitori.
È il dato che emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Reale Mutua sul welfare1.
I nonni di oggi, secondo gli abitanti dell’Umbria, rispetto al passato sono anche, e sempre più, attivi e moderni: godono di buone condizioni di salute (43%), hanno maggiore dimestichezza con la tecnologia (43%) e un buon livello di istruzione (37%). Inoltre, vivono la terza età come una seconda giovinezza: sono più propensi a concedersi svaghi e piccoli piaceri (32%), come cene, viaggi e uscite culturali, e non rinunciano all’attenzione a loro stessi e al loro benessere (6%).
Ma in che cosa consiste, soprattutto, il sostegno che i nonni danno alla famiglia? In primo luogo, nella cura dei nipoti (50%), badando a loro quando i genitori sono impegnati al lavoro. Per un umbro su tre (33%), inoltre, sono anche un’importante, e molte volte indispensabile, fonte di sostegno economico che integra il reddito familiare e mette a disposizione risorse necessarie alla vita di tutti i giorni. Un’altra sfera che li vede impegnati è quella della gestione della casa e del disbrigo di mansioni e commissioni che non potrebbero essere portate avanti in altro modo (17%).
Ma che cosa rende, in generale, tanto importante il ruolo dei nonni per figli e nipoti? L’aspetto che incide più di tutti, secondo gli abitanti dell’Umbria, è la difficoltà per molte famiglie di conciliare i tempi di lavoro con la cura dei figli e la gestione della casa (54%). Un altro aspetto è la progressiva inversione del trend del benessere: per un umbro su tre (31%), infatti, le nuove generazioni di genitori si trovano in una condizione economica e sociale molto più difficile di quelle che le hanno precedute. Vi sono poi la difficoltà di raggiungere una stabilità lavorativa (20%) e la povertà delle famiglie (19%).
Ci sono però alcuni venti contrari che metteranno sempre più a dura prova il ruolo che i nonni oggi svolgono. In primis, l’innalzamento dell’età pensionabile (37%), che riduce la disponibilità di tempo ed energie da dedicare alla famiglia, seguito dalla lontananza da figli e nipoti (26%), magari trasferitisi altrove per motivi di lavoro. A incidere saranno anche fattori come minori risorse economiche a disposizione (22%) e la presenza di nonni single o con nuovi partner (13%).
“La nostra ricerca ha evidenziato due aspetti di rilievo: da una parte, il ruolo assolutamente centrale dei nonni per la famiglia, nei diversi ambiti della quotidianità; dall’altra l’evoluzione della loro figura, differente sotto molti punti di vista dalle generazioni passate, e la percezione della terza età come una fase da vivere con pienezza” – commenta Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand di Gruppo.
“E’ sempre più importante, quindi, giocare d’anticipo e preparare al meglio la propria vecchiaia. Noi di Reale Mutua abbiamo una grande esperienza nel campo del welfare e disponiamo di molteplici soluzioni per costruire una vecchiaia serena, sia sul fronte economico, integrando la pensione di base, sia su quello sanitario, attraverso la tutela della salute e la possibilità di accedere alle migliori cure anche in età avanzata”.
1 Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.
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