
Vaiolo scimmie, Ecdc-Oms, in regione Eu 10.604 casi, 374 in Italia
Superano quota 10mila (10.604) i casi di vaiolo delle scimmie identificati al 19 luglio in 36 Paesi e aree di tutta la regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Di questi, 9.281 casi sono stati segnalati da 31 Paesi/aree al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e all’Ufficio regionale europeo dell’Oms attraverso il sistema di sorveglianza Tessy, di cui 9.276 confermati in laboratorio. Lo comunicano Ecdc e Oms Europa nell’ultimo aggiornamento sull’epidemia di Monkeypox, nel quale per l’Italia vengono indicati 374 casi.
Dei casi registrati su Tessy per i quali era disponibile il sequenziamento, 150 sono stati confermati come appartenenti al ‘clade’ Africa occidentale. La maggior parte dei casi riguarda persone di età compresa tra 31 e 40 anni (42%) e maschi (99,5% degli infettati). Fra i contagiati per i quali è noto lo stato Hiv, il 38% è sieropositivo al virus dell’Aids. Nella maggior parte dei casi l’infezione si è presentata con un’eruzione cutanea (94,5%) e sintomi sistemici come febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa (65%). Nessun decesso è stato segnalato nella regione. Nell’8,1% dei casi c’è stato un ricovero in ospedale. Un caso è stato ricoverato in terapia intensiva.
Alcune infezioni (31) riguardano operatori sanitari, ma per loro – si precisa nel bollettino Ecdc/Oms – non è stata segnalata esposizione professionale.
(Lus/Adnkronos Salute)
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