
Covid, Umbria si avvia a rimanere regione “gialla”
L’Umbria resta in fascia “gialla” per il rischio Covid. Anche se dai dati del monitoraggio del ministero della Salute e Istituto superiore di sanità relativi alla settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio emerge un indice Rt a 1.01.
Torna comunque a scendere il tasso di positività dei tamponi Covid analizzati in Umbria nell’ultimo giorno, oggi al 5.5 per cento contro il 14,8 di ieri e inferiore rispetto alla media nazionale del 12,5. Secondo i dati sul sito della Regione sono stati accertati 215 nuovi positivi con 3.895 tamponi. I guariti sono stati 166 e due i morti. Tornano a salire gli attualmente positivi, 4.108, 47 in più di ieri. Riguardo ai ricoverati, in ospedale ci sono 323 pazienti Covid, due in più di ieri, 43 dei quali in terapia intensiva, uno in meno.
Zona arancione per Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Lo prevede una nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza e andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio. Lo sottolinea in una nota il ministero della Salute. L’ordinanza arriva sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia.
Secondo quanto emerge dalla bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero Salute, relativo al periodo 28 dicembre 2020-3 gennaio 2021, “Calabria, Emilia Romagna e Lombardia un Rt puntuale significativamente maggiore di 1, altre 6 lo superano nel valore medio (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta), altre 4 hanno un valore uguale, la Puglia, o che lo sfiora, Lazio, Piemonte, Veneto”. Il Veneto, infine, “mostra un tasso di incidenza particolarmente elevato, rispetto al contesto nazionale”.
La bozza sottolinea che “sono 12 le Regioni e province autonome a rischio alto questa settimana, 8 a rischio moderato (di cui due ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una Regione (Toscana) a rischio basso”.
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