“Bori chieda a chi lo ha commissariato dei rapporti della sinistra con la Russia”

Straniero picchia vigilesse, Caparvi, Lega, “rimpatrio immediato”
Segretario Regionale On. Virginio Caparvi Lega Umbria

“Cercare di screditare gli altri sempre e comunque è un gioco che piace molto al segretario regionale del Partito Democratico, Tommaso Bori, noi non ci prestiamo a queste speculazioni prive di qualsiasi fondamento”. Così il segretario regionale Lega Umbria, On. Virginio Caparvi. “Esprimo pieno sostegno al senatore Simone Pillon, oggetto di beceri attacchi da parte di certa stampa di sinistra e di esponenti politici a cui evidentemente piace sguazzare nel fango della polemica fine a sé stessa – prosegue – Le illazioni dell’Espresso sono totalmente prive di fondamento, così come lo stesso Pillon ha spiegato in un intervento che mi auguro venga ripreso anche da quei canali di informazione che non hanno esitato a divulgare la accuse strumentali, ma che troppo spesso si dimenticano di ascoltare la difesa legittima. Il senatore Pillon ha spiegato per filo e per segno il suo pensiero in merito alla guerra e la sua versione dei fatti circa le congetture che gli vengono mosse, ed è lecito si difenda con ogni mezzo che riterrà opportuno. Al segretario Bori, eletto con il voto di nemmeno la metà degli iscritti in Umbria del Partito Democratico, consiglio di chiedere a quei padrini che lo hanno commissariato, essi provenienti da lunghe tradizioni politiche e poi confluiti nel PD, quali fossero i rapporti tra i vecchi partiti di sinistra e la Russia, perché su questo argomento ci sarebbero da fare inchieste giornalistiche degne di tale nome e non certo sui senatori della Lega”.

 

2 Commenti

  1. Salvo i nati dopo il 1991 (anno della dissoluzione dell’Unione Sovietica) e quelli in malafede, è ben noto a tutti il tipo di rapporti che il PCI ha tenuto per decenni con la Russia(grazie a Togliatti che era molto stimato da Stalin il quale fece di tutto perchè in Italia andasse al potere il PCI). Tant’è che ancor oggi alcuni vecchi “nostalgici della madre-URSS”, pur di non riconoscere in modo inequivocabile l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe, si dichiarano “pacifisti”. La classica “foglia di fico”.

  2. Sono anticomunista da sempre, però mi permetta, URSS e Russia, quella attuale e quella pre URSS, non sono la stessa cosa, anzi ce ne sarebbero di questioni da evidenziare, ma non credo sia questo il luogo adeguato. Ognuno di noi, se vuole, ha modo di farsi una opinione. Basta cercare.

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