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Caritas Perugia, aumentano i ‘lavoratori poveri’, hanno un lavoro, ma i soldi non bastano
Aumentano i “lavoratori poveri”. E’ quanto emerge dal nuovo Rapporto dell’Osservatorio diocesano sulle povertà e l’inclusione sociale della Caritas di Perugia-Città della Pieve. Il professor Pierluigi Grasselli che guida l’equipe dell’Osservatorio, ha commentato lo studio-ricerca dicendo che il lavoro non ci salva dalla povertà, non basta a superare questa condizione”. Una “emergenza e fenomeno in grande ascesa”.
La situazione sul fronte del lavoro è “grave”. Sono infatti 307 i poveri che si sono rivolti alla Caritas nel 2020 e che si dichiarano occupati e che “possiamo supporre ‘lavoratori poveri’, che alcuni stimano per l’Italia in 1 milione e mezzo (con un aumento del 22% rispetto al 2019), per i quali l’occupazione non preserva da una situazione di povertà”, come ha spiegato Grasselli.
A questi si aggiungono 454 disoccupati, peraltro diminuiti di quasi il 40% rispetto al 2019: tale diminuzione, secondo Grasselli, può corrispondere ad un aumento degli inattivi, entrambi i fenomeni essendo stati registrati in Italia e in Umbria nel 2020. Sono 85 infine i poveri che dichiarano inoltre lavoro nero o comunque irregolare (con un aumento sul 2019 del 60%).
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