
Covid in Umbria, scende il contagio tra i sanitari vaccinati
L’incidenza del contagio inizia a scendere in maniera netta tra i sanitari dell’Umbria, che sono la categoria in cui la percentuale di vaccinati con seconda dose è molto alta. E’ stato comunicato dalla dottoressa Carla Bietta e dal dottor Marco Cristofori del nucleo epidemiologico della Regione Umbria, nel corso della conferenza stampa settimanale di aggiornamento sull’andamento della pandemia in Umbria. Anche nella classe over 80 – così come avevamo già scritto ieri – il contagio scende ancora. Le vaccinazioni in Umbria si sono fermate ieri e lo saranno anche oggi per mancanza delle dosi di vaccino. La prossima consegna del vaccino Pfizer è per mercoledì prossimo, dovrebbero arrivare 25mila dosi. Venerdì in Umbria sono arrivate 18.700 dosi di Astrazeneca. Giovedì scorso invece sono state consegnate 7.500 dosi Astrazeneca ai medici di medicina generale per le vaccinazioni delle persone della fascia di età 70-79 anni, che verranno poi chiamate dagli stessi medici per età decrescente. Ai medici di medicina generale saranno consegnate anche 4.400 dosi di vaccino Moderna, per vaccinazioni a domicilio.
La prima sacca di anticorpi monoclonali preparata con il sistema robotizzato del laboratorio di galenica clinica dell’ospedale di Perugia è stata allestita giovedì primo aprile, grazie al lavoro di squadra e alle skills dei farmacisti dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e della USL Umbria 2. Lo comunica l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, esprimendo “grande soddisfazione per il risultato raggiunto”.
“Ci tengo particolarmente a complimentarmi con i medici, i professori e i farmacisti delle aziende pubbliche che, con grande impegno e professionalità, hanno portato avanti studi sugli anticorpi monoclonali – ha detto Coletto – che in questo momento sono di interesse primario visto che, con questo tipo di cura, si potrà salvare la vita a molte persone e, allo stesso tempo, si evitano ricoveri permettendo di riportare pian piano la gestione degli ospedali verso la normalità”.
“Si tratta – ha aggiunto – di una grande conquista nel campo della cura per le persone positive al covid che, insieme alle vaccinazioni e alle altre terapie, ci permetterà di uscire da questo periodo di emergenza non più solo sanitaria, ma anche sociale e economica”.
La preparazione robotizzata del medicinale – spiegano dall’Azienda ospedaliera di Perugia – consente di garantire un livello qualitativo di sicurezza più elevato rispetto all’allestimento manuale. La reportistica prodotta dal sistema digitale permette di valutare la coerenza di quanto prescritto rispetto al preparato e monitorare ogni fase del processo.
Per quanto riguarda i dati nella giornata del 3 aprile. Migliora la situazione Covid in Umbria. Diminuisco i nuovi contagi, 106 nell’ultimo giorno (il 44% in meno rispetto alle 24 ore prima. Aumentano i guariti 232 portando il totale delle persone che hanno sconfitto il Covid a 45.489. Il 3 aprile c’è stato un solo morto, 1261 in totale. Gli attualmente positivi scendono ancora a 4.627 (-127). Calano anche i ricoverati altri 10 in meno, ora 370, si riduce di un posto la terapia intensiva, 53. I tamponi effettuati sono stati 2.735 e i test antigenici 3.621.
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