Covid-19, piano vaccini Umbria, tutti vaccinati entro luglio
Ulteriore accelerazione delle vaccinazioni in Umbria che consentirà entro la fine di maggio la preadesione dei cittadini di tutte le fasce di età vaccinabili, ed entro la fine del mese di luglio ad ogni cittadino umbro sarà stata garantita l’effettuazione almeno della prima dose di vaccino. E’ quanto è stato dichiarato dal direttore regionale alla salute della Regione Umbria, Massimo Braganti, e dal commissario straordinario emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, nel corso dei lavori del Centro operativo regionale, svoltosi quest’oggi, coordinato dal direttore regionale alle infrastrutture e protezione civile, Stefano Nodessi Proietti.
Si tratta di una significativa accelerazione che sarà resa possibile grazie all’aumento a 42 giorni dell’intervallo di tempo tra l’inoculazione della prima e della seconda dose di Pfizer, e a condizione, ovviamente, che vengano garantite adeguate dosi di vaccino da parte della struttura del Commissario straordinario nazionale.
Così come forniranno un altrettanto e significativo contributo alla velocizzazione dei tempi di vaccinazione anche la definizione dei protocolli con il sistema dei medici di medicina generale e delle farmacie e anche con gli ordini professionali.
La Regione Umbria è anche già pronta per avviare l’operatività dei punti vaccinali presso i luoghi di lavoro, in attesa delle specifiche direttive da parte dei Ministeri competenti. Nel corso del Cor è stato altresì annunciato che per intensificare l’attività vaccinale la Regione Umbria metterà a disposizione altri due team itineranti che di volta in volta potranno affiancare i diversi punti vaccinali del territorio regionale.
Quanto alla ripresa della ordinaria attività dei presidi ospedalieri il direttore regionale alla salute Braganti ha voluto ribadire che questo è l’obiettivo che la Regione Umbria sta perseguendo proprio in queste ore, affinché gradualmente gli ospedali Covid – o i reparti Covid presso gli ospedali – possano riprendere le attività ordinarie, da quelle chirurgiche, specialistiche e di diagnosi: “dobbiamo però sempre considerare che in ogni caso il COVID ancora c’è e dunque – ha affermato Braganti – dobbiamo essere prudenti e procedere per step, considerando in questo percorso sia l’andamento dell’epidemia, sia gli effetti delle vaccinazioni”.
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