
Viabilità umbra, nodo Perugia e Tre Valli priorità
“In questo momento delicato, di sofferenza e di auspicabile ripartenza, il tema della viabilità è quanto mai strategico e fondamentale”. Lo afferma il coordinatore regionale di Cambiamo!, dottor Aldo Tracchegiani, in una nota sulle priorità delle opere infrastrutturali. “Prima di tutto – dichiara il coordinatore – siamo soddisfatti dell’incontro con l’assessore regionale Melasecche, che ci ha riferito del finanziamento della Spoleto-Terni dei lavori in più stralci, che metteranno in sicurezza questa importante arteria di collegamento tra le due città. Bene dunque l’impegno della Regione, così come la riapertura ai mezzi pesanti del viadotto della Somma, giunta dopo gli ultimi rilievi tecnici da parte degli ingegneri dell’Anas. Riguardo questa infrastruttura, dunque, l’agire della Regione è coinciso con il nostro pensiero, vale a dire un’opportuna messa in sicurezza senza spese faraoniche. Dopodiché – prosegue il coordinatore – ritengo che al momento in Umbria siano due le opere urgenti da realizzare: invito la giunta Tesei a porle entrambe in cima alla graduatoria delle opere strategiche. Si tratta della Tre Valli e del Nodo di Perugia, infrastrutture nevralgiche per la partita della viabilità dell’intera Umbria”.
Entrambe le infrastrutture sono state definite “prioritarie” dall’assessore. Tuttavia, mentre per il Nodo di Perugia un tratto è già stato finanziato e si attende, a breve, l’avvio dei lavori, purtroppo per la Tre Valli manca ancora il finanziamento del tratto Firenzuola-Acquasparta. “Con le direttrici verso le Marche che sono già state realizzate – aggiunge Tracchegiani – a questa regione manca soltanto un rapido collegamento con Orte e Roma, da realizzarsi con la futura galleria della Tre Valli. Quest’opera risolverebbe tutti i problemi di viabilità della nostra regione, con lo sbocco verso la capitale garantito a sudovest che si andrebbe a sommare a quello verso Ancona, ad est. Allo stesso modo – prosegue il coordinatore di Cambiamo! – il Nodo di Perugia decongestionerebbe il traffico del capoluogo, collegandoci con la Toscana in maniera molto più pratica e rapida”.
Un’infrastruttura come il Nodo, del resto, sarebbe stata fondamentale in occasione della chiusura del Verghereto. “Con il Nodo avremmo bypassato il problema: quello stesso problema che oggi si ripropone con il ponte di Nera Montoro, paralizzando di fatto la regione. E’ una viabilità diversa quella che chiediamo noi”, aggiunge il coordinatore regionale di Cambiamo!.
Insomma, Tracchegiani propone una visione strategica delle infrastrutture che non si va a contrapporre alle istanze della popolazione ma, anzi, le valorizza, avocando il “modello Genova”, da qualcuno ribattezzato “modello Toti”, per realizzare le arterie necessarie nel più breve tempo possibile. “Occorre eliminare vincoli, laccioli e altro e procedere con i cantieri”, dichiara ancora il coordinatore. “Il nostro modo di vedere l’Italia è diametralmente opposto a quello dei 5 Stelle, che proprio in questo momento hanno deciso di stravolgere l’intera composizione della Commissione per la fattibilità delle grandi opere, inserendo tutti grillini e bloccando, di fatto, l’Italia”.
Commenta per primo