
Emanuela Mori se ne va dal Pd ed entra in Italia Viva di Matteo Renzi
Emanuela Mori, consigliera comunale del Pd a Perugia, già vice-presidente dell’Assemblea regionale del PD, lascia il Partito Democratico per approdare ad Italia Viva di Matteo Renzi: “questo partito non mi rappresenta più” – sottolinea la consigliera nel comunicato stampa con cui annuncia la decisione presa – “Nel 2007 il Partito Democratico–precisa -nacque per dar vita ad una grande coalizione politica, accogliendo al suo interno diverse culture e sensibilità, con una forte identità progressista, pluralista ed inclusiva.
Un progetto politico ambizioso e di alto profilo, a cui ho aderito con entusiasmo fin dal primo momento. Purtroppo, in questi ultimi anni, si è assistito ad una inarrestabile degenerazione dei nobili intenti che avevano determinato il successo e l’affermazione del Partito Democratico, mettendo in secondo piano quelli che erano stati i suoi valori fondanti, a beneficio di inqualificabili lotte intestine ed autolesionistiche faide correntizie.
In questo modo– prosegue Emanuela Mori -hanno preso il sopravvento posizioni che, voltando le spalle al futuro, vorrebbero tornare indietro nel tempo dando vita ad un partito nostalgico, composto e guidato da reduci di un passato ormai lontano.
Questa idea di partito e di comunità non mi appartiene. Nel mio piccolo ho provato a lottare dentro al PD per cambiare le cose, per tornare allo spirito delle origini e per rimotivare tanti elettori delusi, ma nonostante tutto ho dovuto constatare un certo risentimento nei miei confronti, a volte autentica ostilità, unicamente dovuti a meschini interessi di corrente.
Ho dunque elaborato una profonda riflessione che mi porta a fare una scelta che ritengo necessaria, anche se dolorosa, maturata certamente nell’ambito di motivazioni politiche, ma anche di sensazioni, emozioni e stati d’animo.
Sento forte il bisogno di un rinnovato pensiero politico, che sia di ampie vedute e di ambiziosi orizzonti, che guardi ad un nuovo Centro Sinistra aperto e inclusivo, riformista, progressista ed europeista, che metta al centro i diritti delle persone e la lotta alle disuguaglianze. Per tutti questi motivi– conclude -ho deciso di lasciare il Partito Democratico e di aderire ad Italia Viva, perché credo nell’importanza di fare politica con entusiasmo, tra la gente, con una visione liberal-democratica che guarda al futuro e non al passato”.
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