
Vertenza Perugina, Catiuscia Rubeca risponde per le rime a Carla Spagnoli
Da Catiuscia Rubeca
Ho letto l’articolo e le rispondo così:” Sinceramente sono stufa del fatto che lei continui a strumentalizzare la situazione difficile che stiamo vivendo per i suoi scopi puramente politici . Se avesse dedicato meno tempo a criticare e più a darci una mano , forse avrei anche potuto tenere in considerazione le sue rimostranze verso i sindacati.
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Forse hanno fatto una marea di sbagli, forse ci hanno tradito, ma in piazza con noi c’erano.
Lei dov’era? Noi siamo scesi in piazza a metterci la nostra faccia, noi indossavamo magliette con su scritto Perugina storia dell’Umbria, non lei. Lei parla con facilità perché lavora e guadagna su di un impero già trovato in atto.
Siamo noi più di lei a portare avanti i sacrifici fatti dalla signora Luisa Spagnoli, alzandoci ogni mattina alle quattro e mezza per iniziare il turno di lavoro o lavorando di notte e solo noi abbiamo il diritto di criticare, perché stiamo lottando!!
Non tollero che si dia a me e ai miei colleghi del mentecatto, perché quando dice che non ci rendiamo conto chi seguiamo o a chi diamo la nostra fiducia, lei mi da della mentecatta! Noi siamo ben coscienti di tutto e anche del gioco in atto per riuscire a strapparci di mano i nostri contratti a tempo indeterminato e non ho intenzione di togliere la tessera del sindacato, perché è un diritto che i nostri nonni hanno pagato con il sangue e non ci rinuncerò dietro consiglio tutt’altro che disinteressato di un’imprenditrice!
Quando la vedrò indossare una maglietta come la mia e battersi in piazza sudata e stanca, allora forse le presterò attenzione. Per il momento la invito ad astenersi nel fomentare scissioni di sorta tra di noi, piuttosto se è così piena di idee e soluzioni, si informi sulla prossima assemblea che si terrà in fabbrica e venga a presentarci le sue soluzioni in merito, ne saremo ben felici!
Brava! Condivido 100%. E’ ora di finirla con questo squallidi personaggi che invece di lavorare per trovare soluzioni ai tanti gravi problemi del nostro paese, stanno solo lì a fomentare timori e divisioni. Invece in questo momento voi lavoratori della Perugina e le vostre famiglie avete soltanto bisogno di solidarietà da parte di noi cittadini e di idee e soluzioni per affrontare il futuro.