
Violenza carnale nella notte, i primi testimoni sentiti dalla Procura
Era terrorizzata, con le lacrime agli occhi e traumatizzata. Così si sarebbe presentata agli occhi dei suoi amici, che da ore la stavano cercando. Una ragazza di 22 anni originaria di Siena sarebbe stata stuprata nella notte, tra sabato e domenica, in un locale nella zona di Città della Pieve. A violentarla, da quanto si apprende, sarebbe stato il proprietario dello stesso locale. Ad accusarlo la giovane donna dopo l’episodio.
La violenza nell’ufficio
La brutale violenza sarebbe accaduta all’interno dell’ufficio del proprietario stesso a fine serata. La ragazza, dalle prime informazioni e per motivi sconosciuti, dapprima sarebbe stata fatta allontanare dal locale, ma il proprietario l’avrebbe fatta rientrare poco dopo portandola in ufficio. I suoi amici non vedendola più si sono preoccupati e sono andati a cercarla, trovandola in quelle condizioni.
Salvato da linciaggio
Gli addetti alla sicurezza – Alain Hertz e Francesco Severini – si sono trovati davanti a una situazione mai vista prima. Una folla di gente voleva linciare il proprietario. Gli agenti, con molta difficoltà, dopo ore sono riusciti a liberare il locale e tranquillizzare i presenti. L’intervento degli operatori ha evitato il peggio.
Sul posto, da quanto si apprende da testimoni, sarebbero arrivati, con una pattuglia, i carabinieri di Città della Pieve. Sono intervenuti anche i sanitari del 118 con un’ambulanza che hanno trasportato la ragazza in ospedale per gli accertamenti del caso. Dalle prime risultanze, ci sarebbe compatibilità tra il racconto della giovane e gli esiti degli accertamenti. La Procura ha aperto un fascicolo per violenza sessuale e disposto il sequestro degli indumenti della presunta vittima e gli esami tossicologici per escludere assunzione non volontaria di sostanze stupefacenti.
Più ragazze che erano presenti alla serata, si è appreso successivamente, avrebbero dichiarato che il proprietario avrebbe avuto comportamenti scorretti anche nei loro confronti.
La serata, iniziata alle ore 23, doveva terminare alle 4 del mattino, ma si è protratta oltre. Per tutta la giornata di ieri i carabinieri – coordinati dal pm di turno, Mario Formisano in stretto raccordo con il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone – hanno ascoltato testimoni presenti al momento del fatto in discoteca. Al vaglio degli investigatori ci sono la ricostruzione dei fatti attraverso alcune testimonianze raccolte e i documenti medici, insieme alle dichiarazioni di altre giovani che hanno raccontato di essere state molestate dallo stesso uomo. Molestie che, stando a quanto si apprende, sarebbero avvenute durante la stessa notte. Le indagini sono in corso.
Linciaggio? Sarebbe il minimo da fare. La cosa migliore sarebbe l’amputazione, non di quello che pensate, ma della mano che ha usato per usare violenza.
Fatti purtroppo reali che ti ammutoliscono dopo averli letti. Infatti non ho parole …ma solo disgusto e dispiacere.