
Tragedia Rigopiano, 25 assoluzioni «Alessandro ucciso di nuovo»
Venticinque assoluzioni con formula piena perché «il fatto non sussiste» e cinque condanne lievi, tra cui quella a due anni all’ex sindaco di Farindola (Pescara), Ilario Lacchetta per la mancata pulitura della strada (e a due funzionari della Provincia). «Assolti perché il fatto non sussiste? Il fatto sussiste eccome: 29 vite spezzate, eccolo il fatto». Antonella Maria Pastorelli è la mamma di Alessandro Ricceti, una delle vittime della tragedia di Rigopiano. «Mio figlio è morto un’altra volta – dice –, tutti sono morti un’altra volta». Antonella era con gli altri familiari nell’aula dove è stata letta la sentenza del processo con rito abbreviato
«Abbiamo atteso un’intera giornata nella speranza che un minimo di giustizia per la morte di questi angeli sarebbe stata fatta. Non ci aspettavamo questo esito, assolutamente no. I pubblici ministeri avevano fatto richieste di condanna importanti, dopo aver condotto un grandissimo lavoro in questi mesi. Li ringrazio, per questo», dice ancora Antonella.
«Il mio pensiero va ad Alessandro, che lavorava lì dopo aver fatto tanti sacrifici, e alle altre ventotto persone scomparse in un modo così drammatico. Penso che non è giusto, perché lì con mio figlio c’erano tanti altri giovani che stavano costruendo la proprie vite con fatica, impegno e tante speranze. Spero solo che non sia questo l’esito finale, che l’appello possa restituire quella giustizia che finora non c’è stata. Combatteremo ancora – conclude –. Credo nella giustizia di Dio, perché quella terrena non c’è».
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