
Si addormenta in treno, quando si sveglia tira il freno d’emergenza e blocca convoglio, caos ad Ellera
“Partenza ore 8 da Firenze per fuggire dal caldo direzione Perugia. Passata la stazione di Ellera il treno si ferma e rimaniamo per circa 30/40 minuti in mezzo al nulla, poi dopo un po’ torniamo indietro fino alla stazione e ci fanno scendere”. A raccontare questa disavventura è Lucia Magionami, una passeggera del treno Perugia-Firenze delle ore 8 di questa mattina (2 luglio). Lo ha fatto scrivendo un post su Facebook.
Ma cosa è successo veramente?
“Un giovane uomo che doveva scendere con l’amico ad Ellera – scrive nel post – dormiva e, così appena passata la stazione, ha deciso dopo alcuni tentativi di aperture porte di tirare il freno a mano di emergenza bloccando il treno e i passeggeri”.
Il convoglio – da quanto appreso – è stato fermato dal personale viaggiante di Trenitalia per 30 minuti sui binari tra Ellera e Corciano per poi tornare indietro. Alla stazione di Ellera sono stati fatti scendere tutti i passeggeri e anche l’uomo che aveva tirato il freno a mano. Il responsabile del blocco treno è sceso, e insieme al suo amico, si sono dileguati prima che il personale potesse identificarlo. Il treno non poteva più proseguire e quindi il blocco in attesa di un bus sostitutivo, ma non è arrivato.
E’ arrivato un treno dopo qualche ora
Dopo mezzogiorno, così come si vede dalle foto pubblicate da Lucia Magionami, è arrivato un treno diretto per Perugia e i passeggeri sono stati fatti salire. Altri, invece, hanno preferito tornare a Firenze e sono rimasti in stazione in attesa del primo treno utile.
Abbiamo contattato l’autrice del post che ha dichiarato: “Eravamo delusi, non arrabbiati. La ferroviera, una giovane ragazza che lavora da sei giorni nelle Ferrovie dello Stato, si è data molto da fare; ci ha tenuto aperto il treno con aria condizionata e possibilità di andare al bagno. E’ stata carinissima ed è giovanissima. Comunque, c’è stato un clima di gentilezza e nessuno ha perso la calma. La cosa che mi ha colpito che eravamo molti. Molto caldo, ma nessuno si è arrabbiato. Siamo stati gentili l’uno con l’altro. E questo è raro”.
Brava Lucia Magionami, capace di cogliere, condividere, proporre, espandere l’attenzione al Buono e Bello alias “gentilezza”