
Perseguita il prete di Collescipoli, donna accusata di stalking
Una donna ternana di 72 anni è finita sotto processo per atti persecutori e diffamazione. Le persone offese sono don Albin Kouhon, parroco di Santa Maria Maggiore e San Nicolò di Collescipoli, e l’ex vescovo diocesano, monsignor Giuseppe Piemontese.
La donna, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, con le indagini condotte dai carabinieri, fra il giugno del 2018 e l’ottobre del 2020, si sarebbe resa responsabile di tutta una serie di condotte: persecutorie verso il parroco e diffamatorie nei confronti di entrambi.
Il tutto lo avrebbe fatto attraverso lettere anonime, cartoline, messaggi scritti su biglietti e cartoncini recapitati a don Albin o lasciati all’interno e fuori da alcune chiese di Temi e Collescipoli, all’esterno dell’istituto Leonino e anche sulla pubblica via, in particolare a Collescipoli. Negli stessi scritti si accusa – altrettanto falsamente – l’ex vescovo Piemontese.
All’origine della vicenda, secondo gli inquirenti, ci sarebbero dissapori interni alla parrocchia collescipolana, ma spetterà al Tribunale di Terni stabilire se ci siano responsabilità precise. Nel corso dell’ultima udienza sono stati sentiti testimoni sia dell’accusa che delle parti civili e poi l’udienza è stata aggiornata al prossimo 4 maggio. I religiosi sono difesi dagli avvocati Patrizia Bececco e Roberto Spoldi.
La 72enne ternana è difesa dall’avvocato Fabrizio Garzuglia, secondo il quale “non c’è alcun elemento che provi la penale responsabilità dell’imputata, totalmente estranea alle accuse”.
Mi sembra veramente strano quanto sarebbe successo. Sono un collescipolano residente nel piacentino dal 1963 e ricordo con piacere la tranquillità che regnava a Collescipoli dove tutti sapevano di tutti e tutti erano pronti a “darsi una mano”. orami torno a collescipoli raramente ma non passa giorno che non mi aggiorno col computer. Saluti di cuore a tutti
Mi sembra di aver letto da qualche arte che la parte offesa abbia il sopsetto che quanto è accaduto sua dovuto al fatto che lui ha la pelle scura. Da vecchio collescipolano escludo totalmente tale possibilità che di certo non fa onore a chi la sostiene. I collescipolani non sono affatto razzisti, anzi, hanno sempre accolto chi aveva bisogno