
Camion cade da viadotto, prima del volo la sbandata tra guard-rail sul Raccordo
Il camion di Ruggero Prelati – il 76 enne camionista morto nel tragico volo dal viadotto (San Faustino) del Raccordo Perugia Bettolle – avrebbe sbandato tra i guard-rail prima di schiantarsi di sotto. E questo è una possibile interpretazione di qualche soccorritore arrivato sul luogo della tragedia. Il mezzo – ricordiamo che poteva essere regolarmente condotto dalla vittima – prima del volo di circa venti metri sarebbe carambolato da una parte all’altra della strada. Un salto – e lo si vede nel video che circola da poco dopo il disastro – che non ha lasciato scampo alla povera vittima. Il mezzo, che era adibito a trasporto di macchine operatrici, in quel momento era scarico.L’autocarro, come si vede dalle immagini, purtroppo è arrivato a terra nell’aiola proprio con la cabina sembra dopo essersi ribaltato. Si è schiantato in un campetto, in una zona incolta e non sul dedalo di strade che sottostà all’imponente cavalcavia del Raccordo RA6 “Perugia Bettolle” che corre sopra.
Proprio il procedere a slalom sulla carreggiata lascia presupporre – ma è tutto da verificare – che Ruggero Prelati – titolare della Autotrasporti Prelati Ruggero di Agello – possa aver avuto un malore prima di sfondare le barriere di protezione del transitato viadotto. In quei momenti dev’essere stato un vero e proprio inferno, attimi...frazioni di secondo…qualche minuto e i clienti del vicino supermercato Conad lo hanno visto piombare di sotto in una scena surreale. E lo era talmente surreale, tanto che le persone, incredule, lì per lì – si vede – sono incerte sul da farsi…poi il filmato termina.

Prelati a quanto ci risulta era perfettamente in regola, la legge prevede – così come ci spiega Carlotta Caponi, segretario generale Fai (Federazione degli Autotrasportatori Italiani). «Ruggero Prelati – dice – era alla guida di una motrice a tre assi, e questo si può. La patente E viene declassata al compimento del 69esimo anno di età e quindi ti tolgono la E ma ti resta la C».
Sul posto sono arrivati in massa i vigili del fuoco, che hanno provveduto a rimuovere il mezzo, ma anche gli agenti della polizia stradale con il loro dirigente Francesco Cipriano. Per tutto ciò che concerne la questione strada, sul luogo del disastro anche il personale ANAS. Sul corpo di Ruggero Prelati, che ricordiamo è padre di due figli – uno autotrasportatore nella sua ditta e l’altro titolare di una macelleria nel centro di Agello (come riporta il Corriere dell’Umbria di oggi ndr) – la Procura si appresta a disporre l’autopsia. Un atto dovuto. Il fascicolo è in capo alla sostituta Mara Pucci. Nell’informativa inviata ieri dalla Polstrada non si evidenziano responsabilità di terzi nel sinistro mortale, in base ai primi accertamenti.
L’Anas ha stabilito la chiusura di quel pezzo di Raccordo tra Prepo e San Faustino in direzione Firenze fino alle 23 del 23 luglio: saranno necessarie quasi due settimane di lavoro. «La corsia di sorpasso verrà riaperta una volta ripristinata la barriera di sicurezza stradale bordo ponte danneggiata», spiega un’ordinanza dell’Anas, intervenuta insieme a vigili del fuoco e 118 sul luogo dell’incidente.
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