
Lo hanno trasferito nel primo pomeriggio di ieri dal Santa Maria della Misericordia di Perugia al Meyer di Firenze, in condizioni disperate. Era arrivato all’ospedale perugino domenica mattina in arresto cardiocircolatorio. Il bimbo di origine nigeriana, di un anno, si era ripreso dopo che i medici del pronto soccorso avevano fatto di tutto affinché il suo cuore tornasse a battere.
Trasferito a Firenze
Le sue condizioni, dopo essere stato trattato nel reparto di terapia intensiva di neonatologia, si sono gradualmente stabilizzate, ma sono rimaste così critiche da far propendere per il trasferimento a Firenze. In arresto cardiocircolatorio, bagnato, avvolto in un asciugamano e in grave ipotermia, così è stato consegnato ai medici da un uomo che lo aveva accompagnato in auto. La Procura della Repubblica di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, ha aperto un’inchiesta affidando le indagini alla squadra mobile.
Il bimbo stava mangiando un biscotto
Il piccolo, secondo il racconto della madre, stava mangiando un biscotto quando ha rischiato di rimanere soffocato dal cibo. La donna ha detto di essere intervenuta per togliere il residuo dalla bocca, ma il bambino non reagiva più. Per farlo riprendere avrebbe gettato dell’acqua addosso, senza alcun risultato. E poi la corsa in ospedale.
Madre e testimoni sentiti dagli inquirenti
La madre, l’uomo che ha portato il piccolo in ospedale, altri conoscenti e testimoni dell’accaduto, sono stati sentiti a lungo dagli inquirenti. All’attenzione degli inquirenti ci sono però altri elementi da chiarire e che hanno portato la Procura della Repubblica di Perugia ad ipotizzare che il bimbo possa essere vittima di maltrattamenti o di incuria.
Il piccolo era stato già ricoverato per una frattura
Il bambino, infatti, lo scorso marzo era stato ricoverato per la frattura di un omero. Dagli accertamenti effettuati dai medici perugini domenica mattina sono emerse una frattura nella parte sinistra della testa, all’osso parietale e una tumefazione dei tessuti molli alla parte destra della fronte.
Bimbo di un anno, da rianimazione di Perugia al Meyer di Firenze
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