Unione Comuni Terre Olio e Sagrantino capitale italiana cultura 2026

L'Unione dei Comuni Terre dell'Olio e del Sagrantino, in Umbria, presenta il dossier di candidatura per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026

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Unione Comuni Terre Olio – L’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino, situata in Umbria, ha ufficialmente presentato il suo dossier di candidatura per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026 al Ministero della Cultura.

Il programma di candidatura, denominato “Cultura X Benessere“, è stato sviluppato attraverso la collaborazione tra otto comuni membri dell’Unione: Bevagna, Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Montefalco e Trevi. Inoltre, oltre cinquanta sponsor pubblici e privati che operano storicamente in questi territori hanno fornito il loro sostegno al progetto.

Il tema del programma ruota attorno al concetto di benessere e mira a offrire un’intera anno di offerta culturale variegata, innovativa e di alta qualità. Questo progetto unisce storie, arte, cultura, enogastronomia e tradizioni che caratterizzano la regione, rendendo omaggio alle Terre dell’Olio e del Sagrantino.

Elisa Sabbatini, presidente dell’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino, ha dichiarato: “Il progetto culturale e la strategia che ne è alla base rafforzano e rendono ulteriormente concreto il concetto di area omogenea e di pregio riferita alle Terre dell’Olio e del Sagrantino. In esse storia, arte, cultura, enogastronomia, tradizioni si fondono in modo forte, dando vita a un’infinita bellezza e ricchezza territoriale.”

L’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino è l’unica aggregazione umbra ad aver presentato la candidatura per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026. La sua candidatura è sostenuta dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia e dall’Umbria Film Commission, che hanno formalmente espresso il loro sostegno a questo ambizioso progetto culturale.

Sagrantino è un vitigno a bacca nera originario dell’Umbria, la regione centrale dell’Italia. È usato per produrre vini rossi intensi, concentrati e tannici, che possono invecchiare bene grazie al loro alto contenuto polifenolico.

Il Sagrantino di Montefalco DOCG è il vino più famoso e prestigioso ottenuto da questo vitigno, che richiede il 100% di uva Sagrantino e un minimo di 30 mesi di invecchiamento, di cui almeno 12 in botti di legno. Il Sagrantino ha origini antiche e si pensa che sia stato portato in Umbria da monaci bizantini o francescani. Il suo nome potrebbe derivare dal suo uso sacro durante le funzioni religiose o dalla parola “sagrestia”. Tradizionalmente, si produceva anche una versione passita del Sagrantino, che oggi è ancora prevista dalla DOCG.

Il Sagrantino è un vino molto legato al suo territorio e alla sua cultura, e si abbina bene con i piatti tipici umbri, come la porchetta, il cinghiale, i salumi e i formaggi stagionati.

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