Integrazione lavorativa e sociale nelle aziende agricole: il progetto Erasmus + Milimat al Perso Festival
L’8 ottobre, presso l’Università per Stranieri di Perugia, si terrà l’evento conclusivo del progetto Erasmus + Milimat, organizzato da Cia Umbria. L’iniziativa si inserisce nel programma del Perso Festival, una manifestazione internazionale dedicata al cinema documentario. L’obiettivo centrale dell’incontro sarà promuovere l’integrazione lavorativa e sociale dei migranti all’interno delle aziende agricole, valorizzando la diversità culturale come un’opportunità per arricchire gli ambienti lavorativi del settore agricolo.
Il progetto Erasmus + Milimat (Migrants Labour Insertion in Multicultural Agricultural Teams) si è sviluppato a livello europeo, coinvolgendo partner da Spagna, Grecia, Austria e Francia, con l’obiettivo di favorire l’integrazione dei lavoratori migranti nelle imprese agricole europee, garantendo il rispetto dei loro diritti e promuovendo la cooperazione tra diverse culture. La presentazione dei risultati del progetto si terrà presso l’Aula XI “Aldo Capitini” dell’Università per Stranieri, dalle 15:30 alle 17:30, nell’ambito del format “Perso Off” del festival.
Tra i relatori dell’evento figurano Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria e vicepresidente nazionale dell’associazione, e Massimo Canalicchio, project manager di Cia Umbria. Saranno presenti anche rappresentanti dei partner del progetto, tra cui On Project (Spagna), Coag Jaen (Spagna), Inaso-Paseges (Grecia), Compass (Austria) e Pistes Solidaires (Francia). Inoltre, parteciperanno aziende agricole, cooperative sociali, enti regionali ed europei, oltre a rappresentanti istituzionali.
L’iniziativa mira a sensibilizzare i principali attori del settore agricolo e sociale, mettendo in evidenza le buone pratiche emerse nel corso del progetto Erasmus + Milimat, che ha promosso l’inclusione lavorativa e sociale dei migranti attraverso la formazione e la cooperazione interculturale. Il panel di discussione offrirà anche l’opportunità di esaminare le sfide e le opportunità legate all’inserimento lavorativo dei migranti nel settore agricolo, evidenziando il ruolo delle aziende agricole nel garantire condizioni di lavoro dignitose e rispettose dei diritti umani.
L’integrazione dei lavoratori migranti rappresenta una sfida cruciale per l’agricoltura europea, un settore in cui la manodopera migrante svolge un ruolo sempre più centrale. Il progetto Milimat ha sviluppato strumenti e pratiche innovative per facilitare l’inserimento lavorativo di migranti, migliorando al contempo la cooperazione tra le varie parti coinvolte nel processo. L’evento si propone di diffondere queste esperienze tra aziende agricole, cooperative sociali e istituzioni locali e regionali, promuovendo un modello di agricoltura inclusiva e sostenibile.
La giornata proseguirà alle 18:00 con la proiezione del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, presentato in anteprima all’80ª Mostra del Cinema di Venezia, dove il protagonista Seydou Sarr ha vinto il premio Marcello Mastroianni. Il film narra il difficile viaggio di due giovani, Seydou e Moussa, dall’Africa all’Europa, attraverso un percorso segnato da abusi, violenze e sfide di ogni tipo. Il film, che è stato anche candidato tra i migliori film internazionali ai Golden Globe, mette in luce le difficoltà vissute da chi cerca di raggiungere l’Europa in cerca di un futuro migliore, offrendo una potente riflessione sui temi della migrazione e delle ingiustizie sociali.
La proiezione di “Io Capitano” si inserisce perfettamente nel contesto del Perso Festival, che si propone di dare visibilità a storie che affrontano questioni globali, spesso nascoste, attraverso la lente del cinema documentario. Il festival, che si svolgerà fino al 9 ottobre, è un appuntamento di grande rilevanza internazionale, offrendo al pubblico la possibilità di riflettere su temi cruciali come le migrazioni, i diritti umani e l’inclusione sociale, attraverso una selezione di documentari provenienti da tutto il mondo.
L’incontro dell’8 ottobre non sarà solo un momento di riflessione sull’integrazione dei migranti nel settore agricolo, ma anche un’occasione per valorizzare il contributo che la diversità culturale può apportare alla società e al mondo del lavoro.
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