
Consigliere Zelensky: “Armi a Ucraina o guerra arriva in Italia”
“Con l’escalation della guerra il regime russo ha rivelato la sua vera natura di regime dittatoriale che vede la guerra come unica soluzione, quindi chi dice che non bisogna inviare armi all’Ucraina deve capire che in questo momento questo significa solo che un giorno ci sarà la guerra in Italia“. A dichiararlo è stato Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente ucraino Zelensky e negoziatore per l’Ucraina, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
“E’ impossibile convivere fianco a fianco con questo regime dittatoriale, perché sarebbe una costante minaccia alla pace e alla prosperità”, ha aggiunto.
Per Rodnyansky “tutte le prove sembrano suggerire che il popolo russo sia alle spalle di questa guerra. Solo una minoranza non crede alla propaganda russa, da 20 anni subiscono un lavaggio del cervello e non sanno che la guerra ci sia oppure sono convinti che ci sia un regime nazista in Ucraina”.
“Il nostro obiettivo – ha poi sottolineato – è fermare la guerra, noi non parliamo di cambiamento di regime, anche se é probabile che le due cose corrispondano perché Putin si é messo in un angolo”.
NEGOZIATI – “Non si sono fermati i negoziati, ma sicuramente ci sono stati dei rallentamenti. I russi dicono di essere interessati alla pace, ma non lo sono. Cercano di dare questa idea all’Occidente per evitare nuove sanzioni. Sicuramente noi non cederemo nessun territorio, questo é fuori dal tavolo. Possiamo accettare la questione della neutralità”. “Sono venuto a Berlino per ottenere maggiore sostegno da parte dell’Europa e degli Stati Uniti. Abbiamo bisogno di armi offensive per riconquistare i territori occupati. E poi abbiamo bisogno che l’Unione europea ci aiuti dando fine ai flussi di denaro verso la Russia per acquistarne il gas”, ha proseguito. “Da una parte la Russia partecipa ai negoziati di pace, dall’altra prepara un’escalation militare – ha detto Rodnyansky – Quindi sì, c’è un’alta probabilità che i negoziati di pace falliscano. Per non farli fallire, dovete mettere la Russia nelle condizioni che non possa proseguire la guerra”. |
Invito chiunque ne abbia voglia, compreso soprattutto chi in forma acritica, da bar dello sport, si è schierato senza se e senza ma, a visionare il video girato da quelli a cui stiamo dando sostegno incondizionato, fornendo armamenti in spregio alla nostra Costituzione, che immortalano le loro eroiche gesta. Parlo della gambizzazione a sangue freddo di militari prigionieri che per chi non lo sapesse o peggio facesse finta di non sapere costituisce gravissima violazione dei trattati internazionali. Azioni già vuste in passato, chesso’ Iraq??, con attori i simpatici esportatori di democrazia angloyankee.