
Contatto tra malati Covid e familiari, Comune Perugia approva odg M5s
“Esprimo grande soddisfazione per l’accoglimento al Consiglio comunale di oggi dell’odg che ho presentato per il M5S finalizzato allo studio di misure in ambito regionale per evitare l’interruzione dei contatti tra malati Covid ricoverati nelle strutture ospedaliere e loro familiari, perché tutti noi, in questo momento più che mai, in questa situazione più che mai, abbiamo bisogno di un po’ di umanità. Unica perplessità resta l’astensione di Lega e Fratelli d’Italia su di un tema come questo.
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La scelta, che è stata effettuata nei mesi passati e che si sta riproponendo ancora oggi, è quella di interrompere i c.d. “contatti con l’esterno”, seppure nella consapevolezza delle sofferenze che questa scelta comporta sia per la persona ricoverata che per i suoi congiunti. Queste appaiono in tutta la loro essenza in caso di decesso del malato, in quanto al dolore per la perdita si aggiunge il dramma di non averlo “accompagnato” nel fine vita.
La scelta sin d’ora effettuata di interrompere contatti con l’esterno non sembra aver preso in sufficiente considerazione, però, l’impatto psicologico soprattutto di anziani e soggetti deboli. Si pensi in particolare a quanti soffrono di patologie quali la demenza, la ridotta mobilità, problemi visivi o uditivi che rendono meno efficace il ricorso alla videochiamata.
Resta chiaramente importante assicurare tanto la massima protezione possibile della dignità dei pazienti ricoverati quanto il rispetto dei diritti e della funzionalità operativa del personale.
Pur essendo la competenza sanitaria in capo alla Regione, con questo ordine del giorno si impegna il Sindaco del capoluogo umbro a stimolare a livello regionale la costituzione di un tavolo tecnico ovvero ad aprire un dibattito sui tavoli già costituiti finalizzato allo studio e – ove possibile – alla conseguente elaborazione di misure miranti ad evitare l’interruzione dei contatti tra familiari e malati Covid ed alleviare così il peso di tali restrizioni sulle persone sofferenti.”
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