“Finalmente anche l’Umbria si dota di una legge che attualizza linee guida e una più veloce intercettazione del disturbo della nutrizione ed alimentazione” – nota di Paola Fioroni (Lega-vice presidente Assemblea legislativa)
“Finalmente, all’interno del testo unico ‘Sanità e Sociale’ viene inserita una precisa normativa che intende favorire una attualizzazione delle linee guida e una più veloce ed efficace intercettazione del disturbo della nutrizione ed alimentazione attraverso la realizzazione di servizi di prossimità e la maggiore diffusione di una cultura di attenzione e sensibilizzazione al problema”. Così Paola Fioroni (Lega-vice presidente Assemblea legislativa) a margine della seduta consiliare di oggi dove è stata approvata all’unanimità la proposta di legge che prevede ‘Disposizioni relative alla presa in carico di persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione o del comportamento alimentare’ di cui la stessa Fioroni era prima firmataria. (QUI IL LINK).
Nel rimarcare come, in fase di discussione dell’atto in Terza Commissione, siano state recepite alcune osservazioni emerse da audizioni dei soggetti interessati alla materia, Fioroni osserva che “in Umbria, seppure esista un livello di assistenza e di strutture non comune nelle altre Regioni che invece hanno normato la materia, non si era mai proceduto a creare una cornice normativa definitoria che permettesse di migliorare l’uniformità, l’omogeneità della presa in carico sul territorio e che definisse una rete integrata con tutti i protagonisti individuando relazioni, fra reti formali e informali, linkaggi, e promuovendo prevenzione, formazione, sensibilizzazione ed informazione”.
“Nella presa in carico – aggiunge Fioroni – va valorizzata anche la realtà Associativa che deve rientrare nella rete per il ruolo di supporto che ha sempre svolto, senza doversi sostituire al pubblico come purtroppo sì è trovata a fare. Le aziende sanitarie sono chiamate a garantire percorsi formali che non trascurino i bisogni di salute di nessuno”.
Fioroni non manca di ricordare un evento formativo dello scorso 15 marzo dove la responsabile direttore rete USL 1, Laura Dalla Ragione “ha condiviso con noi i dati epidemiologici, ma soprattutto ha condiviso lo spirito e l’impostazione della legge conoscendo le necessità del nostro territorio. Ringrazio con lei anche tutti gli operatori professionisti che in questi anni si sono presi cura delle persone con DNA. Nel corso dell’evento è emerso che in Umbria – fa sapere Fioroni – al 31 dicembre scorso sono stati rilevati quasi 13mila casi di disturbi alimentari con una percentuale del 27 per cento di pazienti sotto i 14 anni. Prendendo in considerazione la sola Anoressia Nervosa si osserva come il tasso di ospedalizzazione è più alto nella fascia d’età adolescenziale. Ci sarebbero anche bambini di 8-9 anni che presentano disturbi collegabili ai DNA tipici dell’età adolescenziale e adulta, soprattutto di tipo anoressico e non tipici dell’età infantile”.
“Un grande facilitatore e velocizzatore delle patologie legate ai disturbi della nutrizione ed alimentazione – spiega Fioroni – è stato il lockdown (i social sono stati e sono strumenti pericolosi sia per lo stigma che per episodi di bullismo e cyberbullismo legati al corpo) e le restrizioni che il Covid 19 ha imposto a tutti noi. In questo caso ha comportato un aumento degli esordi soprattutto nella fascia 12-16 anni. Dai dati condivisi emerge un aumento di nuovi casi del 30 per cento fra il 2019 e il 2020. Ma sono anche aumentati fenomeni di autolesionismo e disagi psicologico di vario genere. Questo – conclude – renderà indispensabile migliorare la programmazione ovunque, costituendo ed implementando reti complete di assistenza in grado di garantire qualità ed appropriatezza, accessibilità ai pazienti e alle loro famiglie”.
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