Braccialetto elettronico contro le aggressioni ai sanitari al pronto soccorso

Sperimentazione di braccialetti anti-aggressione per il personale sanitario

Braccialetto elettronico contro le aggressioni ai sanitari al pronto soccorso

Braccialetto elettronico contro le aggressioni ai sanitari al pronto soccorso

Nel 2024, all’ospedale di Perugia sono state denunciate 23 aggressioni, con una media di quasi tre al mese. Questo dato è leggermente superiore a quello dello scorso anno, quando la media era di 2,4 aggressioni al mese. Nel 2022, le aggressioni denunciate erano state 10. Nei primi otto mesi del 2024, si sono verificate 6 aggressioni al Pronto soccorso, 2 a Medicina del lavoro e 1 a Pneumologia. Il problema delle botte ai sanitari da parte di pazienti o dei loro famigliari, c’è anche al Santa Maria della Misericordia (e in tutta l’Umbria) e la Regione ha deciso di avviare la sperimentazione di braccialetti anti-aggressione per i sanitari che operano in emergenza-urgenza a Perugia.

Lo ha annunciato ieri al Creo l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, a margine della presentazione dei dati di sei mesi di attività dell’elisoccorso regionale illustrati insieme dal dg dell’ex Silvestrini, Giuseppe De Filippis.

Entro la fine dell’anno, medici e infermieri verranno dotati di questi braccialetti, che si attiveranno in caso di movimenti bruschi o strattoni, inviando un “alert” alla centrale operativa delle forze dell’ordine o alla vigilanza del Santa Maria, pronte a intervenire rapidamente. La sperimentazione è stata proposta anche in Emilia Romagna.

Durante un incontro a Palazzo Chigi dedicato all’adozione di misure urgenti per contrastare le violenze contro strutture e personale sanitario, la Regione ha chiesto alle Prefetture di Perugia e Terni di attivarsi quanto prima.

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