👎Pollice verso – Un’opera iniziata nel 2002 ancora incompiuta, con pericoli di ogni tipo

Un'opera iniziata nel 2002 ancora incompiuta, con pericoli di ogni tipo

Un’opera iniziata nel 2002 ancora incompiuta, con pericoli di ogni tipo

«Un’opera iniziata nel 2002 e ancora incompiuta». E’ quanto segnala un lettore alla nostra redazione. «Una strada – scrive – che doveva collegare più zone residenziali che si trovano sulla collina di Ponte Felcino al nuovo sottopassaggio. Una costruzione che doveva di fatto eliminare il passaggio a livello incustodito di via degli Astri che negli anni ha fatto morti e feriti». Il passaggio a livello è con barriere spostate a mano da un addetto.

«Ma torniamo alla strada – aggiunge il lettore -, che dopo diverse vicissitudini, viene realizzata, non usando una strada comunale, via Belvedere munita di marciapiedi e larghezza idonea, ma realizzando un tracciato totalmente nuovo. Il perché fu chiaro quando sul lotto di terreno che doveva servire a realizzare il raccordo tra via Belvedere e il nuovo tracciato sono sorti 5 palazzi in particolare uno, l’unico che non ha avuto l’agibilità, proprio nella traiettoria dell’eventuale raccordo. I lavori comunque- continua – iniziano e si interrompono più volte, ditte diverse si susseguono nella realizzazione fino a quando a pochissimo dal completamento tutto si blocca, lasciando un cantiere, degrado e rischi concreti per l’incolumità delle persone e delle case che sono interessate dal cantiere».

La situazione attuale vede oltre 300 metri di strada non asfaltata ridotta ad una foresta con alberi alti 6/7 metri e circa 80 metri di cantiere abbandonato «con uno scavo iniziato – è scritto nella denuncia del lettore – che ha coinvolto via del Telaio, poi riaperta lasciando una sede stradale ridotta di molto e con un asfalto completamente dissestato. Il fronte dello scavo presenta dei cedimenti visibili sulla sede stradale che iniziano a ripercuotersi sui muri di cinta delle abitazioni che stanno a monte».

E per finire scrive il lettore: «I soggetti coinvolti sono il comune di Perugia, la regione Umbria e quella che era Umbria mobilità che prima era Fcu e che dovrebbe a breve diventare Rfi. Chiediamo il vostro interesse affinché al più presto si possa concludere questa opera che rischia di rimanere incompiuta e ancora più grave creare pericoli alla cittadinanza».

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