Rizzo (DSP): Stretta sulle locazioni turistiche, colpiti i più deboli

Rizzo (DSP): Stretta sulle locazioni turistiche, colpiti i più deboli

Marco Rizzo, candidato alla presidenza della Regione Umbria per Democrazia Sovrana Popolare (DSP), ha espresso forti critiche riguardo ai recenti annunci di una stretta sui controlli contro gli affitti brevi e le locazioni turistiche. Secondo Rizzo, queste misure rappresentano un ulteriore esempio di una mentalità consolidata che tende a colpire i più deboli.

Rizzo ha sottolineato che la locazione per uso turistico era stata concepita come uno strumento per permettere ai cittadini comuni di integrare le proprie entrate senza dover affrontare adempimenti o costi che avrebbero vanificato i benefici sociali di tale iniziativa. “Un’amministrazione lungimirante”, ha dichiarato il leader di DSP, “proteggerebbe queste iniziative come strumenti preziosi per combattere l’impoverimento e rilanciare l’economia”.

Il candidato ha poi criticato il fatto che, mentre si concentrano gli sforzi sui piccoli affittuari, le multinazionali, comprese quelle del settore delle locazioni, riescono a evadere milioni di euro sfruttando le ambiguità normative che favoriscono le piattaforme digitali. Rizzo ha affermato che le persone che utilizzano impropriamente questo strumento devono essere sanzionate, ma ha anche evidenziato la necessità di proteggere le attività di accoglienza professionali da una possibile concorrenza sleale.

Secondo Rizzo, i problemi reali del settore sono due: la crisi economica sistemica che da venticinque anni riduce il potere d’acquisto delle persone e gli obblighi normativi spesso molto gravosi che costringono a mantenere i prezzi alti, creando un circolo vizioso. “Se ci decideremo ad agire su questi che sono i veri problemi degli esercizi dell’accoglienza, possiamo sperare di far ripartire il settore e con esso l’economia”, ha dichiarato.

Rizzo ha concluso affermando che prendersela con chi affitta una stanza per arrotondare non risolverà il problema, ma favorirà una guerra tra poveri. Ha ribadito la necessità di affrontare i problemi strutturali del settore per poter sperare in una ripresa economica.