Nadia Pellegrini aumenti energetici, a rischio competitività aziende
Nadia Pellegrini aumenti – Il futuro delle imprese italiane si presenta incerto a causa dell’innalzamento dei costi energetici e delle rigide normative europee per la riduzione delle emissioni. Mentre le aziende italiane affrontano tali sfide, i concorrenti non europei, come la Cina, beneficiano di costi energetici inferiori e di minori vincoli normativi, permettendo loro di investire in innovazioni tecnologiche.
Nadia Pellegrini, candidata alle elezioni regionali in Umbria per Alternativa Popolare, commenta che l’analisi delle borse elettriche evidenzia un incremento dei costi dell’energia in tutta Europa nel 2021 e nel 2022, con un parziale recupero nel 2023. Tuttavia, l’Italia ha registrato gli aumenti più significativi, evidenziando la necessità di misure più incisive.
Secondo un’analisi di Confindustria, i vari Paesi stanno implementando strategie per affrontare queste problematiche. In particolare, la Germania ha adottato sgravi fiscali, mentre la Francia ha investito nell’energia nucleare. Al contrario, l’Italia ha introdotto misure meno sostanziose, con un fondo per la compensazione dei costi indiretti di dimensioni inferiori e una limitata incentivazione per le fonti rinnovabili.
Pellegrini sottolinea l’importanza di sviluppare fonti energetiche rinnovabili, come il solare e l’eolico, e di considerare l’energia nucleare come opzione, in linea con le politiche energetiche dei Paesi limitrofi. Recentemente, il senatore Carlo Calenda ha espresso posizioni simili in merito all’energia nucleare.
“Le aziende richiedono interventi concreti,” afferma Pellegrini, esperta nel settore delle risorse umane e attualmente Segretario Regionale di Confintesa. Secondo lei, le Regioni e i Comuni hanno un ruolo cruciale nella definizione di politiche energetiche efficaci. Pellegrini si è impegnata a mettere a disposizione della Regione Umbria le sue competenze e convinzioni in questo ambito.
L’Umbria, nota per la produzione di energia idroelettrica a costi contenuti, esporta l’energia verso altre regioni. Una politica regionale strategica potrebbe contribuire a ridurre i costi energetici per le imprese umbre. Pellegrini cita l’esempio della Campania, che ha adottato misure simili con il metano, facendo riferimento alla legge n. 28, pubblicata nel Bur speciale n. 45 del 2022, che prevede misure regionali di compensazione ambientale e promozione della transizione energetica.
In sintesi, il panorama energetico attuale in Italia richiede un ripensamento strategico e un impegno concreto per garantire la competitività delle aziende italiane. Pellegrini, con la sua esperienza e le sue proposte, si presenta come una figura chiave nella lotta per un futuro energetico più sostenibile e competitivo per l’Umbria e per il Paese.
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