De Luca (M5S): Ast nella società che gestirà il polo idroelettrico

De Luca (M5S): Ast nella società che gestirà il polo idroelettrico
credits: Lorenzo Spinosi TGC eventi

De Luca (M5S): Ast nella società che gestirà il polo idroelettrico

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, ha presentato una proposta per l’inserimento delle acciaierie Ast nella futura società mista pubblico-privata che dal 2029 gestirà il polo idroelettrico di Terni. Durante una conferenza stampa presso lo Spazio Bloom, De Luca ha spiegato che questa soluzione potrebbe conciliare gli interessi comuni, lo sviluppo territoriale e il mantenimento dei livelli occupazionali.

Secondo De Luca, la questione del caro energia per le acciaierie di Terni ha una portata europea, ma è necessario agire anche a livello locale. Nella seduta del consiglio regionale, le minoranze hanno presentato una mozione per sfruttare l’articolo 21 della nuova legge sull’idroelettrico. Questa norma prevede che i concessionari degli impianti idroelettrici cedano una quota gratuita di energia alla Regione, che potrebbe essere utilizzata per le esigenze del territorio. Si parla di circa 55 GWh all’anno, equivalenti al 5% del fabbisogno energetico delle acciaierie di Terni, secondo i dati forniti dall’ultimo bilancio di sostenibilità di Ast.

Tuttavia, la giunta regionale ha recentemente deciso di monetizzare questa quota di energia, trasformandola in un flusso di denaro. Tale scelta ha suscitato critiche da parte del Movimento 5 Stelle, che proponeva invece di destinare questa energia alle industrie energivore del territorio, in cambio di un impegno per la riduzione dell’impatto ambientale e per la transizione ecologica. Nonostante la mozione sia stata respinta, De Luca ha insistito sull’importanza di una soluzione che porti vantaggi sia alle imprese locali che alla collettività.

La proposta di De Luca prevede la creazione di una società mista pubblico-privata per la gestione del polo idroelettrico, come indicato in una legge regionale approvata di recente. Questa società vedrebbe la partecipazione dei Comuni e della Regione, e le quote del socio imprenditore sarebbero messe sul mercato attraverso una gara a doppio oggetto. De Luca ha suggerito che l’ingresso di Ast in questa società permetterebbe alle acciaierie di Terni di beneficiare dell’energia prodotta, mentre la Regione e i Comuni trarrebbero vantaggi economici dalla compartecipazione agli utili.

L’idea, secondo De Luca, è che invece di ricevere canoni limitati dall’idroelettrico, la Regione potrebbe guadagnare somme ben più consistenti, pari a 50-60 milioni di euro all’anno, rispetto agli attuali 10 milioni di euro. Questi fondi potrebbero essere utilizzati per sostenere servizi pubblici essenziali, come la sanità, e per promuovere lo sviluppo economico locale. De Luca ha concluso sottolineando che, nonostante le posizioni divergenti della maggioranza politica, è essenziale trovare soluzioni concrete per affrontare la crisi energetica e favorire lo sviluppo del territorio.

La proposta del consigliere del Movimento 5 Stelle si inserisce nel dibattito più ampio sulla sostenibilità energetica e sul ruolo delle energie rinnovabili nell’economia regionale. La gestione del polo idroelettrico rappresenta un’opportunità strategica per garantire non solo la continuità produttiva delle acciaierie, ma anche per generare nuovi introiti per la collettività. De Luca ha ribadito che, con la partecipazione di Ast alla società mista, si potrebbe evitare una crisi energetica, garantendo allo stesso tempo una maggiore trasparenza e un uso più efficace delle risorse pubbliche.

Il consigliere ha inoltre evidenziato l’importanza di monitorare attentamente il rispetto degli impegni da parte delle industrie, soprattutto per quanto riguarda la riduzione delle emissioni inquinanti e il miglioramento delle pratiche di gestione ambientale, come il riciclo dei residui delle scorie industriali. Secondo De Luca, questo approccio permetterebbe di coniugare gli interessi dell’industria con quelli della collettività, creando un sistema sostenibile ed efficiente.

Il dibattito politico intorno alla gestione dell’energia e all’impatto delle acciaierie sul territorio resta aperto, ma la proposta di De Luca rappresenta una delle poche iniziative concrete presentate per affrontare la crisi energetica e promuovere una transizione ecologica.

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