
Baratto amministrativo, approvato regolamento, un sostegno concreto per i cittadini
Approvato all’unanimità dal consiglio comunale il nuovo regolamento sul baratto amministrativo, già approvato dalla Giunta comunale lo scorso 13 maggio e dalla I Commissione consiliare Affari Istituzionali il 27.
Come ha ricordato il presidente della I Commissione Nannarone, il baratto amministrativo, introdotto dall’articolo 24 del D.L. 12 settembre 2014, n. 133 (cosiddetto “Decreto sblocca Italia”), poi modificato dal d.lgs. 50 del 2016, Codice dei contratti, all’art. 190 e successivo decreto correttivo, rappresenta una delle modalità di concreta attuazione del principio della sussidiarietà orizzontale, previsto dall’art. 118, comma 4, della Costituzione finalizzato a favorire la collaborazione tra pubblico e privato.
In concreto, il principio del baratto prevede la possibilità per i comuni di incentivare, attraverso agevolazioni tributarie sotto forma di riduzioni o esenzioni, i cittadini che pongono in essere, in forma singola o associata, interventi di riqualificazione del territorio, secondo progetti approvati dall’ente locale contribuendo così al perseguimento dell’interesse collettivo, soprattutto in una situazione reciproca di carenza di risorse. Altro beneficio dell’istituto è di favorire una crescita dell’interesse dei cittadini nei confronti dei beni comuni e della sensibilità al corretto uso dei beni pubblici.
I campi di intervento possibili, individuati dalla legge, sono: la pulizia, la manutenzione e l’abbellimento di aree verdi, piazze e strade; la loro valorizzazione mediante iniziative culturali di vario genere; interventi di decoro urbano, di recupero e riuso con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati.
I potenziali beneficiari delle agevolazioni tributarie sono i soggetti che pongono in essere l’attività progettuale e la conseguente realizzazione degli interventi agevolati, ossia cittadini organizzati in associazioni riconosciute e non, o singoli individui proponenti.
L’esenzione o la riduzione del tributo, a seconda dei casi, può riguardare esclusivamente i tributi propri dell’ente ed andrà rigidamente commisurata al valore dell’attività svolta dai cittadini.
Dal punto di vista procedurale il baratto prenderà il via previa approvazione da parte dell’Ente di un progetto; quest’ultimo potrà essere spontaneamente proposto dal privato oppure prendere avvio da un avviso pubblico con il quale l’Ente invita i cittadini a presentare progetti in relazione ad ambiti specifici preventivamente individuati.
Sottoscritto il contratto di partenariato tra le parti, l’attività consentita sarà oggetto di verifica da parte della struttura comunale, con conseguente applicazione dell’esenzione o riduzione del tributo da commisurare al tipo di attività svolta ed all’impatto che la stessa ha in termini di beneficio per la collettività e di risparmio anche potenziale per l’ente locale, che comunque deve chiaramente essere evidenziata nel bilancio dell’ente.
In base a quanto prevede la legge istitutiva, le misure incentivanti potranno riguardare solo “tributi corrispondenti al tipo di attività svolta”, ovvero, in alternativa, “comunque utili alla comunità di riferimento in un’ottica di recupero del valore sociale della partecipazione dei cittadini alla stessa”. In concreto, cioè, deve sussistere un rapporto di corrispondenza tra I’esenzione e/o le riduzioni di tributi che l’ente può deliberare e le attività di cura e valorizzazione del territorio che i cittadini possono realizzare. In quest’ottica risulta sicuramente applicabile I’istituto del baratto con riferimento ai tributi come TARI e TOSAP. E’ esclusa dalla normativa, invece, la possibilità di usufruire del baratto per debiti tributari pregressi, oltre che per interventi di investimento, non contabilizzabili con minori entrate derivanti da tributi.
Il regolamento approvato si compone di 12 articoli:
Art. 1 – Finalità, oggetto ed ambito di applicazione
Art. 2 – Interventi di cura e valorizzazione su aree ed immobili pubblici
Art. 3 – Soggetti del partenariato
Art. 4 – Modalità procedurali per l’attivazione del partenariato.
Art. 5 – Criteri di valutazione
Art. 6 – Contratto di partenariato sociale
Art. 7 – Rendicontazione, misurazione e valutazione degli interventi
Art. 8 – Esenzioni ed agevolazioni in materia di tributi locali
Art. 9 – Prevenzione del rischi
Art. 10 – Assicurazione
Art. 11 – Materiali di consumo e dispositivi di protezione individuale
Art. 12 – Disposizioni in materia di riparto delle responsabilità
Al termine della presentazione l’atto è stata approvato all’unanimità dal consiglio senza ulteriore dibattito.
“Il baratto amministrativo, una delle prime idee presentate dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia nella scorsa consiliatura è oggi una realtà, che potrà aiutare concretamente l’intera collettività.”
Soddisfazione da parte dei consiglieri di Fratelli d’Italia Mencaglia, Giustozzi, Befani, Lupatelli e Nannarone, dopo il via libera del Consiglio comunale alla regolamentazione del Baratto amministrativo, uno strumento in grado di compensare le difficoltà di pagamento con opere di pubblica utilità.
“Anche alla luce del delicato periodo storico che stiamo vivendo, ”sottolinea il gruppo di Fratelli d’Italia” che pone ancora più in risalto le difficoltà economiche attraversate dai singoli cittadini, dalle famiglie e dalle realtà associative, questo mutuo soccorso tra Ente locale e cittadino appare indispensabile, sfruttando appieno quello che viene giuridicamente chiamato principio di sussidiarietà, come previsto dall’articolo 118, comma 4 della Costituzione.”
“Potendo ottenere riduzioni sul pagamento della Tassa di occupazione di suolo pubblico e della Tariffa rifiuti, a fronte di una oggettiva impossibilità a sostenere il pagamento economico, il baratto amministrativo si configura quindi a pieno titolo quale strumento di sostegno sociale in favore di tutti quei cittadini e associazioni che si trovano in difficoltà nell’adempimento dei propri doveri di contribuenti, offrendo loro la possibilità di onorare la propria posizione fiscale verso l’Amministrazione svolgendo attività positive a vantaggio della comunità e dei suoi beni.”
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