
Relazione Presidente Umbria su programma di governo, assemblea legislativa ne prende atto
L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha preso atto della “Relazione sullo stato di attuazione del programma di governo e sull’Amministrazione regionale (anno 2021)” predisposta dalla Giunta regionale. Illustrando il report, la presidente DONATELLA TESEI ha evidenziato che “in questi due anni ci sono stati innegabili successi numerici. Abbiamo affrontato la pandemia e la campagna vaccinale con uno dei tassi di mortalità più bassi tra le regioni italiane nonostante l’alta percentuale di anziani e disabili. Tra il 2020 e il 2021 abbiamo avuto un Pil di mezzo punto migliore della media nazionale. l’export è cresciuto del 23,4%.
La dinamica occupazionale è cresciuta del 2,5%, con un ritorno ai livelli pre-covid e un livello di disoccupazione tra i più bassi del Paese. Il nuovo Governo regionale ha affrontato alcune delle principali criticità, resta da lavorare per invertire la tendenza alla denatalità e alla riduzione della popolazione regionale. Le partecipate regionali sono diventate un motore di economia e servizi. Abbiamo risanato e rilanciato l’aeroporto regionale, tanto da battere il record dei passeggeri. Risanato il trasporto pubblico, grazie al salvataggio e alla trasformazione della società. Iniziata la rimozione delle macerie e portata ad uno stato avanzato la ricostruzione. Il turismo fa registrare presenze record. Sono state istituite misure per le famiglie, dal bonus bebé alla no-tax area per gli universitari.
È stato adottato un progetto per la chiusura del ciclo dei rifiuti. La gestione del Pnrr è stata esemplare ed ha intercettato 1,6 miliardi e vede l’Umbria destinataria del 35% di risorse pro-capiti in più rispetto alle altre Regioni. Gli ultimi due anni sono stati segnati dalla pandemia, l’Umbria ne è uscita tra le regioni migliori anche se il covid lo stiamo ancora combattendo. È il momento di una riforma strutturale della sanità, con un risanamento dei bilanci dal disavanzo strutturale creato in passato e una riorganizzazione complessiva che passa anche per un terzo polo ospedaliero condiviso tra Spoleto e Foligno. Dovranno essere ridotte le liste di attesa e ridotta la spesa farmaceutica. Non bastano 5 anni per risolvere i problemi di questa regione”.
Per FABIO PAPARELLI (portavoce minoranze) “si tratta di una narrazione auto celebrativa. I successi di cui parla la Presidente non sono però stati compresi dai cittadini, almeno secondo il sondaggio del Sole 24 ore. Stiamo raccogliendo i frutti di una pessima gestione della pandemia, con le colpe addossate alla guerra, alla pandemia e alle Giunte regionali precedenti. La realtà è che visite ed esami non sono prenotabili e gli interventi chirurgici si sono drasticamente ridotti. In due anni è stata smantellata una sanità che per decenni è stato un modello per l’Italia. I tassi di ospedalizzazione in Umbria sono crollati e questo significa che i cittadini non hanno potuto ottenere le prestazioni di cui avevano bisogno. La convenzione con l’Università fa scomparire l’assessorato alla Salute, ponendo la Regione in condizione di subalternità. Avete un piano per ridurre i distretti sanitari, senza tenere conto di distanze chilometriche e necessità dei cittadini. Il 30 giugno sono scadute le Usca e l’Umbria, a differenza di altre Regioni, non è stata in grado di prorogarle o di fornire altre soluzioni. Il piano dei rifiuti che avete predisposto ci porta indietro di 30 anni: i cementifici potranno bruciare il css che viene da fuori e avremo un inceneritore per quantitativi superiori a quelli reali. Manca una visione dell’Umbria di domani”.
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