
Eurospin, condizioni di lavoro intollerabili, scioperano i dipendenti
Non possono essere lavoratrici e lavoratori a pagare “la spesa intelligente”: sarà sciopero in tutti i punti vendita Eurospin dell’Umbria, circa 30 sul territorio regionale con almeno 500 addetti impiegati.
A indirlo per il prossimo 16 agosto, dopo aver cercato inutilmente un dialogo proficuo con l’azienda, sono i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che stanno svolgendo proprio in questi giorni le assemblee in tutti i negozi, negozi nei quali è aperto ormai da settimane lo stato di agitazione con blocco degli straordinari, proclamato dai sindacati a livello nazionale.
“Le condizioni di lavoro nei punti vendita del gruppo sono ormai intollerabili – spiegano in una nota Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dell’Umbria -. Carichi di lavoro eccessivi, turni massacranti, obbligo per gli addetti di farsi carico anche delle pulizie di bagni e parcheggi, utilizzo improprio delle clausole elastiche e flessibili senza che vengano retribuite, irregolarità nei livelli di inquadramento, trasferimenti coatti in sedi lontane”.
Le relazioni sindacali, poi, non sono mai state una priorità per l’azienda: “Alle richieste di confronto presentate per discutere i problemi segnalati da diverse strutture territoriali non è stata data risposta – insistono i sindacati –”.
Tutto questo accade all’interno dei negozi di un gruppo che vanta un ottimo fatturato, che non solo non ha subito flessioni durante la pandemia, ma è addirittura cresciuto. Una situazione intollerabile per Filcams, Fisascat e Uiltucs, che chiedono di voltare pagina e migliorare la qualità del lavoro del personale del gruppo.
In compenso hanno alzato i prezzi,tanto che nemmeno convjene piu a farci la spesa. Altro che spesa inteligente,alla mia domanda dove erano le offerte sbandierate in tv, una commessa mi risponde che qualcosa ce,vado a vederee trovo le mandorle americane in offerta,cacchio le mandorle,chissà che ci si farà mai,mica la pasta o carne o formaggi. Per me possono pure chiudere!!
Non ci vado più come prima perché oltre che caro la frutta e la verdura non è più buona di sapore. Molte volte ho dovuto buttarla specie quella confezionata che risulta troppo matura dopo poche ore.
I prodotti costano e considerando poi le marche anonime,le casse sono sempre poche quelle aperte,le cassiere poco disponibili non attendono nemmeno un minuto che riempi le buste e devi pure fare in fretta, devi sempre chiedere le buste che sono sempre a pagamento.
Insomma un vero peccato, dal comportamento del personale ti accorgi che ci sono problemi.
Purtroppo gli aumenti sono ovunque. I ricchi dalla inflazione sanno come difendersi, noi no… Stipendio si è ridotto, di fatto. L’inflazione la paga il normale consumatore, le catene e i produttori la scaricano su di noi. Per loro non è un problema. Io consiglio di fare la spesa più oculatamente, ricordate che molte cose sane costano poco! Vedi un tubetto di concentrato di pomodoro.
Sono molto maleducate le cassiere file interminabili sembrava di stare alla posta