
Affitti, a cinquemila famiglie sarà aumentato il canone, Sunia scende in piazza
Cinquemila famiglie avranno l’aumento del canone e le persone sole sono quelle che soffriranno di più. “E’ stata violata ogni norma democratica. Abbiamo chiesto la convocazione dei tavoli per cambiare la legge regionale dei canoni di locazione delle case popolari, sbagliata, iniqua che sta portando alla disperazione migliaia di persone”. E’ quanto ha detto Cristina Piastrelli, segretario provinciale Sunia Cgil, durante la manifestazione che si è svolta giovedì in Piazza Italia, sotto il palazzo della Regione.
di Marcello Migliosi
“Una legge – ha aggiunto – che vede ancora una volta i più poveri a dover pagare di più. Una legge che non si riesce a capire perché sulla carte ci danno tutti ragione e poi quando si chiede la modifica della stessa, ciò non avviene. E’ inaccettabile, questa norma sta andando a regime. Le persone sole subiranno aumenti del 140 per cento. Tutti ne sono consapevoli. L’assessore Melasecche continua a singhiozzi a rassicurare le persone, dicendo loro che gli aumenti andranno solo del 10 per cento nel 10 per cento”.
E per concludere dice: “Questa non è una buona politica, quando la legge è sbagliata è sbagliata. Non si può dire alla gente sono bravo perché aumento. Si è bravi se non si aumenta”.
Gli fa eco Rossano Iannoni, Segretario Regionale Sunia: “Se non si prendono provvedimenti, se questo regolamento non viene discusso si rischia l’aumento del doppio e del triplo. Togliere 220 euro a una pensione di 700 o 800 euro significa decidere se mangiare, curarsi o pagare l’affitto. Non ci sono dubbi su questo: prima viene la salute, poi si mangia e alla fine se rimane qualcosa si paga l’affitto. Loro lo sanno che se va a regime queste famiglie diventeranno morose. Non avranno la possibilità di pagare l’affitto. Bisogna discutere questo benedetto regolamento e vedere dov’è possibile modificarlo, prima che vada a regime”.
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