
Violenza sessuale a una ragazzina di 11 anni, bidello condannato
Tre anni di reclusione, un risarcimento di 30mila euro, interdizione dai pubblici uffici e divieto di avvicinare i luoghi dove si trovano minori. E’ la sentenza nei confronti di un bidello accusato di aver molestato una ragazzina nella scuola in cui lavorava nel 2011.
Secondo la procura di Perugia, l’imputato difeso dall’avvocato Eugenio Zaganelli, avrebbe preso per un braccio l’alunna e l’avrebbe trascinata in un angolo, toccandola nelle parti intime e al seno, chiedendole poi se anche i suoi compagni facevano la stessa cosa.
L’episodio risale al 21 maggio 2011, durante l’orario di lezione in una scuola media perugina.
La bimba, dopo l’aggressione, si era confidata con una compagna di classe e poi con la cugina. Poi era stata la volta dei genitori a conoscere la storia, insieme alla dirigente scolastica.
L’uomo si era subito difeso, riferendo di aver ripreso l’alunna per i suoi comportamenti in corridoio, ma solo verbalmente e di non averla mai toccata.
Era scattata la sospensione, il trasferimento, l’indagine e il processo. A dodici anni dai fatti, con l’imputato in pensione, è arrivata la condanna. I genitori della vittima si sono costituiti parte civile con l’avvocato Marco Piazzai.
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