Vaccinazione bambini, 6 mesi ai 5 anni in salute, ha senso?

Vaccinazione bambini, 6 mesi ai 5 anni in salute, ha senso? 

Vaccinazione bambini, 6 mesi ai 5 anni in salute, ha senso?

Vaccinazione bambini – Sul quotidiano “La Verità”, Borgonovo riporta un’interessante dichiarazione della Professoressa Maria Rita Gismondo, Direttrice della Microbiologia Clinica, virologia e diagnostica bioemergenze dell’Ospedale L. Sacco – Polo Universitario

Articolo SigismondoPer la consultazione

di Gianni Porzi

La scienziata afferma di “non comprendere né condividere la vaccinazione dei neonati perché in questo caso sono più i rischi che i benefici.

I bambini in buona salute quando contraggono questo virus hanno solo, qualche volta e non sempre, un giorno o due di febbre, cioè sintomi analoghi a quelli di un raffreddore.

E’ quindi evidente che vaccinare i bambini significa far correre inutili rischi, dal momento che il vaccino non è del tutto ben conosciuto e stante il dato statistico secondo il quale causerebbe miocardite ogni 100.000 vaccinati giovani. E allora perché si continua ad insistere sulla vaccinazione dei bambini e perfino dei neonati?

Forse perché in questo modo si tenterebbe di recuperare quella fetta di mercato che negli ultimi tempi sembra si sia persa, tant’è che il prezzo dei vaccini è addirittura raddoppiato? Se così fosse, i bambini servirebbero a compensare le eventuali perdite economiche?

E perché l’EMA ha dato il via libera ai vaccini Pfizer e Moderna

E perché l’EMA ha dato il via libera ai vaccini Pfizer e Moderna per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni pur essendo noto che per lattanti e bambini sani il virus è innocuo, mentre invece sarebbero stati riscontrati rischi? Sono domande che lecitamente sorgono alla luce della scarsa chiarezza sull’efficacia del vaccino e sui rischi connessi, cioè sul rapporto benefici/rischi, specialmente sui bambini.

Ora, non resta che sperare che il nuovo Ministro della Salute

Tale rapporto è fondamentale ed è significativo solo se viene determinato su grandi numeri e in un definito lasso di tempo. Ora, non resta che sperare che il nuovo Ministro della Salute adotti una politica vaccinale diversa da quella voluta da Speranza e si volti pagina, salvo dichiari che le affermazioni della Prof.ssa M. R. Gismondo non siano supportate da dati scientifici certi. L’importante è che venga fatta chiarezza.

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