Scoperto mentre ruba, massacra di botte la vittima, per il poveretto 30 giorni di prognosi

Scoperto mentre ruba, picchia e ferisce il derubato, 30 giorni di prognosi, arrestato

Scoperto mentre ruba, massacra di botte la vittima, per il poveretto 30 giorni di prognosi

I Carabinieri hanno arrestato un tunisino resosi protagonista, secondo quanto dichiarano gli investigatori, di furto e violenza nei confronti della sua vittima, un imprenditore di Bastia Umbra.

La vicenda, drammatica per altro visto che la vittima del ladro ha riportato ferite guaribili in 30 giorni, si è svolta alle 19,30 alle porte della città vecchia. Alla centrale operativa è arrivata una telefonata di una donna che segnalava la presenza di un uomo intento ad osservare, in atteggiamento sospetto, l’interno delle autovetture in sosta.

Nella serata del 21 gennaio i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Assisi hanno tratto in arresto un cittadino extracomunitario di 33 anni, clandestino e noto alle Forze dell’Ordine, con l’ipotesi delittuosa di rapina impropria e lesioni aggravate. 

«Neanche il tempo di chiudere la comunicazione – riporta un dispaccio dell’Arma Benemerita – che è arrivata anche la chiamata di aiuto da parte di un cittadino, un imprenditore del luogo, che aveva sorpreso un uomo mentre stava rubando nella sua autovettura e che lo stava picchiando violentemente. La Centrale Operativa dei Carabinieri, rimanendo in costante contatto telefonico con la vittima, ha immediatamente fatto arrivare sul posto tutte le pattuglie presenti».

Quando sono arrivati i Carabinieri di Assisi, l’uomo era ancora terrorizzato con vistose ferite ancora sanguinanti. E, secondo quanto riferito dai Carabinieri nella comunicazione, è stato proprio lui ad indicare ai militari la via di fuga del malvivente e a dare una sommaria descrizione di quanto accaduto.

«Il malvivente – riferisce il comunicato stampa – aveva aperto il portellone dell’autovettura, asportato un trapano e altri attrezzi. Appena si è visto scoperto ha colpito con calci al costato e pugni al volto l’uomo, anche quando era a terra spinto violentemente dall’aggressore».

I carabinieri si sono messi subito all’inseguimento del pericoloso malvivente che è stato rintracciato e individuato in una via della Città.

  • Alla vista della “Gazzella” si è dato alla fuga, nel vano tentativo di far perdere le proprie tracce e per guadagnarsi l’impunità ha lasciato cadere a terra tutta la refurtiva, che aveva ancora in mano.

Una delle classiche operazioni dei Carabinieri, quando decidono di arrestare qualcuno è quella di effettuare una azione di “accerchiamento”.  E la preparazione e l’equipaggiamento dei militari ha permesso proprio questo. Il magrebino è stato accerchiato e, con non poca difficoltà, è stato bloccato e perquisito.

Nelle tasche dei pantaloni del fermato i carabinieri hanno trovato due taglierini di grosse dimensioni, a dimostrazione che era anche armato.

L’imprenditore, durante la colluttazione con il tunisino ha riportato escoriazioni alle braccia e alle gambe e delle contusioni multiple, refertate dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Assisi con prognosi di giorni 30.

  • La refurtiva è stata interamente recuperata dai militari e restituita all’imprenditore.

Sono in corso ulteriori indagini per risalire ai legittimi proprietari di altri oggetti di dubbia provenienza trovati in possesso del magrebino e che si presume siano frutto di precedenti furti su auto effettuati poco prima.

Il tunisino, gravato da numerosi precedenti di polizia  per reati contro il patrimonio, stupefacenti e in materia di immigrazione, clandestino sul Territorio Nazionale, è stato, quindi, arrestato e condotto nel carcere di Capanne come disposto dal magistrato di turno, in attesa della convalida dell’arresto.

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