Rissa a Perugia in pieno giorno, a scatenarla ragazzine di 12 anni

Rissa a Perugia in pieno giorno, a scatenarla ragazzine di 12 anni

Rissa a Perugia in pieno giorno, a scatenarla ragazzine di 12 anni

Due ragazzine di 12 e 13 anni si sono insultate e picchiate. Il fatto è successo nel tardo pomeriggio di mercoledì a Perugia, in Corso Vannucci, davanti alle vetrine dei negozi. Un litigio che si è trasformato in una minirissa che ha costretto prima l’intervento degli amici e poi, visto il degenerarsi, anche della Polizia. Le ragazzine sono stati poi riconsegnati ai rispettivi genitori. Il tutto alla vigilia della visita istituzionale in Umbria del sottosegretario all’Interno Nicola Molteni questa mattina a Perugia,  anche per affrontare il tema della sicurezza, legata alla necessità di regolare il fenomeno-movida. «Oggi – annuncia il sottosegretario – rinnoveremo il “Patto per Perugia sicura” che ha l’obiettivo di aumentare la sicurezza sul territorio».
Il centrosinistra di Perugia, intanto ha qualcosa da ridire sui metodi usati per calmare la movida. “La destra non conosce altra strada che le politiche repressive, che si sono rivelate inutili se non dannose. Non è accettabile che le uniche azioni attuate dalla Giunta comunale siano quelle proibizioniste e paternalistiche. In questo solco si inserisce l’ordinanza del Comune di Perugia che vieta la vendita di alcol nel centro storico e a Fontivegge dopo le 23, che rischia di portare, inevitabilmente, alle chiusure dei locali in quegli orari durante i fine settimana e il rischio di una chiusura dovuta al danno economico dopo un periodo di stop legato alla pandemia”. E’ quanto dichiarano in una nota stampa congiunta dei Gruppi consiliari Partito Democratico, Idee Persone Perugia e Rete Civica Giubilei e sottoscritto dal Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale, Tommaso Bori.

“Sul piano squisitamente politico, è paradossale l’atteggiamento dei partiti che governano la città, uniti negli slogan sulla ‘tolleranza zero’, ma poi inermi ed incapaci nel momento del governo e dei provvedimenti amministrativi. Per citare solo un esempio, c’è una mancanza grave da parte di chi governa la città, che si è perfino dimenticato di sottoscrivere la proroga dei Patti per la sicurezza, che a Perugia avevano permesso la realizzazione e il finanziamento di progetti importanti, nella corretta collaborazione tra Istituzioni. Ma sono anche altre le carenze che l’amministrazione Romizi sta collezionando: per esempio non si incentivano abbastanza iniziative nelle scuole, in favore dei giovani, sul tema delle dipendenze, né si investe a sufficienza sulla rigenerazione urbana dei tanti luoghi abbandonati nella nostra città, che garantirebbero invece una offerta differenziata e innovativa di Perugia, né, infine, si valorizzano servizi su cui si è investito (come i bagni pubblici) e buone pratiche (bere consapevole, patente a punti per gli esercenti, cauzione per i contenitori da asporto, steward co-finanziati, ecc.) che altrove funzionano.” In conclusione: “Un cambio di passo, ma anche di mentalità, è quello che serve: occorre cambiare totalmente registro sul tema delle politiche del centro storico, in particolare quelle legate allo svago, al tempo libero e alla gestione degli spazi pubblici”.

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