
Prostituzione minorile, giudizio immediato per l’ex prete di San Feliciano
Per l’ex parroco di San Feliciano di Magione è stato disposto il giudizio immediato. Il sacerdote di 64 anni è accusato di prostituzione minorile e di aver chiesto, dietro pagamento, prestazioni sessuali a quattro sedicenni.
Fonte: Quotidiani locali dell’Umbria
Il religioso, difeso dall’avvocato Renato Vazzana, era stato arrestato dai carabinieri ad agosto dell’anno scorso insieme alla madre di una delle presunte vittime. Il sacerdote avrebbe compiuto atti sessuali a distanza, sfruttando le chat dei social network. Avrebbe chiesto foto, videochat e messaggi hard in cambio di qualche ricarica Postepay da 12, 20 o 30 euro. Le vittime sarebbero state pagate, secondo quanto emerso, anche con i soldi delle offerte dei parrocchiani.
Gli episodi sarebbero avvenuti tra aprile e e luglio del 2021 e il processo è iniziato nelle scorse settimane al tribunale di Palermo dove si sono già tenute le prime tre udienze. Il prete al momento si trova agli arresti domiciliari nella struttura gestita dalla curia a Villa Sacro Cuore di Città di Castello e non ha mai partecipato alle udienze a suo carico.
Nella prossima udienza, fissata per questo venerdì, sarebbero dovuti comparire a testimoniare le parti offese ma probabilmente verrà rinviata per un caso di positività al Covid. Sotto inchiesta c’è anche la madre di una delle presunte vittime: secondo l’accusa sapeva cosa stava accadendo e avrebbe indotto il figlio a prostituirsi.
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