Infiltrazioni mafiose e aumento 📸[Foto] reati economici, allarme Procuratore Generale

ha sottolineato la preoccupante crescita di fenomeni criminali

Infiltrazioni mafiose e aumento reati economici,
allarme Procuratore Generale Sergio Sottani

Infiltrazioni mafiose – Il Procuratore Generale di Perugia, Sergio Sottani, ha sollevato seri allarmi riguardo alla diffusa criminalità economica in Umbria, definendola terreno fertile per infiltrazioni mafiose e dialoghi delinquenziali. Nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, Sottani ha sottolineato la preoccupante crescita di fenomeni criminali, tra cui traffico di droga, furti in abitazione e infiltrazioni mafiose nell’ambito economico e finanziario.

Sottani ha evidenziato la collaborazione tra la Corte d’appello e la procura generale, sottolineando l’adozione di buone prassi organizzative e incontri di autoformazione su varie tematiche. Tuttavia, il magistrato ha ribadito la crescente inquietudine per fenomeni come il falso in bilancio, violazioni finanziarie, autoriciclaggio e bancarotte fraudolente patrimoniali.

Tra i reati che destano maggiore preoccupazione, Sottani ha menzionato il traffico di droga, i furti in abitazione e le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e finanziario. Ha anche notato un aumento significativo di reati come il falso in bilancio, violazioni finanziarie, autoriciclaggio e bancarotte fraudolente patrimoniali.

Il Procuratore Generale ha riferito di una diminuzione dei reati di violenza di genere e stalking in contesti familiari ma ha sottolineato la stabilità dei maltrattamenti in famiglia. L’impegno rimane alto per reati come infortuni sul lavoro, ambientali, informatici e contro la pubblica amministrazione.

Sottani ha affrontato anche la questione della fiducia dell’opinione pubblica nell’amministrazione della giustizia, sottolineando che la magistratura deve rispondere in modo non ipocrita né pavido. La stabilità della popolazione detenuta negli istituti carcerari umbri è stata sottolineata, con problemi di sovraffollamento evidenti a Orvieto e, soprattutto, Terni, dove il numero di suicidi nella casa circondariale destare enormi preoccupazioni. La magistratura deve affrontare questi problemi in modo onesto e coraggioso, senza timori di urtare il potente di turno.

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