Incidente sul lavoro, dolore per la morte di Fausto Vinti, operaio di Umbria Acque
È rimasto schiacciato dal crollo di una parte dell’edificio. Fausto Vinti, 57 anni, perugino, dipendente di Umbra Acque è morto, nel pomeriggio di ieri, nell’area del magazzino di Ponte San Giovanni dell’azienda che gestisce i servizi idrici.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, intorno alle 16.45, praticamente a inizio turno, l’operaio, in reperibilità, stava recuperando i materiali per un pronto intervento, era alla guida di un camion aziendale sul quale trasportava un escavatore. Per cause in corso di accertamento, ha urtato la parete dello stabile che è crollata, travolgendo il mezzo e il suo conducente. Inutili i soccorsi, il 57enne sarebbe morto sul colpo. Il personale del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Ponte San Giovanni e personale dell’Asl per i rilievi, mentre la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sull’incidente mortale.
“Esprimiamo tutto il nostro cordoglio alla famiglia di Fausto, operaio di Umbra Acque, nostro iscritto e soprattutto compagno e amico che oggi ha perso la vita nell’ennesimo incidente mortale sul lavoro”. È quanto affermano in una nota Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia, Euro Angeli, segretario generale della Filctem Cgil di Perugia, e Nicola Burocchi, rsu e rls di Umbra Acque per la Cgil, accorsi immediatamente sul luogo dell’incidente nel magazzino aziendale di Ponte San Giovanni. L’operaio, in reperibilità, stava recuperando i materiali per un pronto intervento, quando è rimasto schiacciato mentre era alla guida di un mezzo aziendale. “Siamo atterriti da questa ennesima tragedia, che strappa alla sua famiglia un uomo di 57 anni, stimato da tutti i colleghi e compagni – commentano i rappresentanti sindacali – Un dramma che avviene tra l’altro a pochi giorni da un altro incidente mortale nella nostra provincia. In attesa del lavoro degli inquirenti, insieme alla Rsu ci attiveremo immediatamente con l’azienda per avere un confronto finalizzato a comprendere l’accaduto e a implementare ogni intervento necessario a far sì che episodi come questo non si verifichino mai più”.
“Profondo cordoglio” viene espresso da Umbra Acque. “Il Consiglio di Amministrazione ed i colleghi, profondamente addolorati, lo ricordano con stima per il suo operato e sono vicini con affetto ai suoi cari”.
Uil e Uiltec Umbria esprimono il più profondo cordoglio per la morte di Fausto Vinti. L’ennesimo incidente sul lavoro in Umbria, che, nonostante l’impegno e le iniziative messe in campo dal sindacato, sul fronte della sicurezza, fa capire quanto vada ancora innalzata la soglia della prevenzione e della formazione. “Ci asteniamo momentaneamente da ogni valutazione e considerazione in merito alla dinamica dell’incidente in attesa di conoscere gli esiti delle indagini in corso e di avere un incontro con l’azienda – dice il segretario generale Uiltec Umbria, Doriana Gramaccioni – È pero evidente che, alla luce degli infortuni che si sono verificati in Umbria dall’inizio dell’anno ad oggi, occorre aprire una riflessione a tutto campo su che cosa ancora non funzioni. Da mesi siamo impegnati come Uiltec nella campagna “Zero Morti sul lavoro” ma è evidente che la strada da percorrere come sindacato, aziende e istituzioni è lunga e tortuosa e occorrerà intervenire con misure ancora più forti rispetto a quanto già messo in campo”.
Il Sindaco Andrea Romizi e l’Amministrazione comunale si uniscono al cordoglio per la scomparsa dell’operaio di Umbra Acque, Fausto Vinti, schiacciato dal crollo di una parete mentre era alla guida di un camion. Il Comune esprime vicinanza e solidarietà alla famiglia, e nello stesso tempo dolore per questo incidente mortale sul lavoro, avvenuto nella sede di Umbra Acque.
“Gli amici che amiamo non se ne vanno, ci camminano accanto ogni giorno, invisibili, inascoltati, ma sempre vicini. Così sarà con te amico mio”. È quanto scritto su Facebook da un amico di Fausto Vinti, appassionato di moto e di motori.
Già, poi si legittimano le aziende che credono che la sicurezza sul posto di lavoro si garantisca con una pezza in faccia.