Funerale famiglia Scoccia, l’ultimo saluto a Elisa, Maristella ed Enrico
La chiesa di Monteluce gremita di persone, per l’ultimo saluto a Elisa, Maristella ed Enrico. Una famiglia distrutta nell’arco di pochissimi minuti quel maledetto sabato 7 settembre a Fratticiola Selvatica. Le tre bare sono state disposte vicine davanti all’altare della chiesa Santa Maria Assunta.
Elisa, la figlia di 39 anni, riposa in una bara chiara coperta di rose bianche. Ai lati, la madre Maristella Paffarini, dipendente della prefettura uccisa a pochi giorni dalla pensione, e il padre Enrico, 69 anni, autore del duplice femminicidio, affetto da una grave forma di depressione, che si è tolto la vita subito dopo.
Il funerale è stato celebrato dal parroco di Fratticiola Selvatica. Un intervento alla schiena per rimuovere un’ernia e che non era andato bene, aveva ridotto ad Enrico la sua capacità motoria e da qui la depressione.
Parenti, amici e colleghi di Maristella ed Elisa piangono la loro perdita. Il fidanzato di Elisa, Lorenzo, che ha scoperto i corpi dopo aver cercato per giorni di mettersi in contatto con la ragazza, ha scritto un post su Facebook per ricordare il suo amore.
Padre, madre e figlia verranno sepolti nel cimitero di Perugia. La vicenda, sul fronte delle indagini, sembra chiusa. Resta da sentire il medico di base di Enrico Scoccia e verificare il certificato anamnestico necessario al rilascio del porto d’armi. Enrico era seguito da uno psichiatra e assumeva antidepressivi e ansiolitici. Difficilmente avrebbe potuto ottenere la licenza, che viene rilasciata dalla questura dopo un secondo livello di controllo dei requisiti fisici e mentali. Il medico legale che aveva rilasciato il certificato per l’ultima volta, nell’ottobre del 2023, è morto e non può più essere sentito.
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