Due anziani imbrattano vetri e carrozzerie di auto in sosta

Il gesto è stato motivato dalla protesta contro la sosta selvaggia

Due anziani imbrattano vetri e carrozzerie di auto in sosta
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Due anziani imbrattano vetri e carrozzerie di auto in sosta

Due anziani imbrattano – Due anziani sono stati sorpresi mentre imbrattavano i vetri e le carrozzerie di almeno tre automobili parcheggiate in via Imbriani a Gualdo Tadino, durante la tarda serata di martedì. L’azione, apparentemente motivata dalla protesta contro la sosta selvaggia, è stata scoperta da un residente locale che stava passeggiando con il suo cane.

Secondo quanto raccontato da testimoni oculari – e come riferito dal Corriere dell’Umbria di oggi –, gli autori di questi atti vandalici non erano giovani, ma due anziani, uno dei quali aveva il compito di fare il palo mentre l’altro imbrattava le vetture. La scena è avvenuta intorno alle 22:30 di martedì sera, nei pressi dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Il residente che ha assistito alla scena è intervenuto per chiedere spiegazioni, ma l’anziano autore dell’imbrattamento ha risposto con indignazione, dicendo: “Che si parcheggia così? Adesso ci penso io, quella l’ho già scritta. Vergognatevi.” Nonostante l’arrivo di un complice, il residente non si è fatto intimorire, e tra i due gruppi sono volate parole grosse prima che gli anziani si allontanassero, sostenendo di vivere in zona da 70 anni.

Alcuni residenti hanno denunciato l’incidente alla polizia locale, che ha avviato un’indagine per risalire all’identità degli anziani autori dell’atto vandalico. È importante notare che molti cittadini ritengono che nella zona non ci sia un problema di parcheggi selvaggi, poiché i vigili del traffico controllano regolarmente e i residenti hanno stabilito delle regole per evitare problemi alla circolazione.

I proprietari delle automobili danneggiate hanno dovuto pulire i vetri con solventi, sebbene siano rimasti alcuni segni, e una vettura è stata scritta anche sulla carrozzeria. Atti di vandalismo simili si sono verificati in altre città, con individui che usano la scusa della “protezione del codice della strada” per coprire atti vandalici veri e propri.

 

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