Disabile non trova posto a scuola, la madre: “Non c’è posto per mio figlio”

Disabile non trova posto a scuola, la madre: "Non c'è posto per mio figlio"
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Disabile non trova posto a scuola, la madre: “Non c’è posto per mio figlio”

Gabriela, madre di Alessio, un sedicenne portatore di gravi disabilità che lo costringono a muoversi in carrozzina, si trova davanti all’ingresso della media Volumnio di Ponte San Giovanni, IC Perugia 12, raccontando la sua angosciante situazione. A poche ore dal colloquio con il vice dirigente del Tecnico Volta di Piscille, dove si è recata con il figlio e accompagnata dalla vicaria del Volumnio Daniela Chiavarini, Gabriela esprime la sua frustrazione. A riportare la notizia è il Messaggero dell’Umbria in un articolo a firma di Remo Gasperini.

“Vivo già in una condizione di grande difficoltà e subire anche questa umiliazione è il massimo”, dice la madre. “Il Volta è la scuola giusta per Alessio, che ha un grande interesse per l’informatica, ed è anche vicina alla nostra abitazione. Sono disposta a collaborare al massimo, poiché seguo sempre mio figlio personalmente. Chiedo almeno due anni di inclusione, non per sempre, ma mi è stato detto in modo disperato che non c’è posto per lui”.

Daniela Chiavarini, vice preside del Volumnio, spiega: “La signora Gabriela, al momento dell’iscrizione, per motivi familiari si trovava con il figlio in Romania e non ha potuto formalizzare l’iscrizione. Alessio ha regolare frequenza e ora dovrà affrontare gli esami di terza media. Qui ha concluso un lungo percorso felice di massima integrazione sin dalle elementari ed è giusto che acceda a una scuola superiore il più adatta possibile alle sue esigenze”.

La dirigente Simona Ferretti del Volumnio solleva il caso, affermando: “Stanno rifiutando un mio alunno senza gambe. Tempo fa ho avuto un’interlocuzione con la collega preside, ma non ho ottenuto nulla”.

La dirigente Fabiana Cruciani del Volta replica: “Potranno darmi del incompetente, ma non certo una persona non inclusiva. Accettiamo tutti qui, abbiamo circa novanta studenti disabili e dopo le iscrizioni abbiamo 22 studenti disabili nelle prime classi, due per classe. Aggiungo che abbiamo anche accolto un docente non vedente che sarà supportato da altri colleghi. La nostra scuola è molto sensibile alle questioni sociali e ha ricevuto il premio ‘Italiani dell’anno’ da Famiglia Cristiana. Non mi va nemmeno di essere considerata non disponibile per i colloqui: stamattina ero impegnata con la Rai e tutti mi hanno visto, inoltre devo occuparmi degli scrutini di 82 classi”.

La Cruciani spiega il motivo per cui la domanda di Alessio non è stata accolta: “L’iscrizione è arrivata il 9 giugno, ma dal 30 marzo non accettiamo più iscrizioni a causa di importanti lavori di demolizione nella scuola, che comportano la perdita di tre aule. Con 1.831 studenti e, ripeto, 22 disabili nelle prime classi, non siamo in grado di accoglierne altri. Quindi sono assolutamente serena e ho subito informato l’ufficio scolastico regionale della situazione”. Nonostante ciò, si dovrà trovare una soluzione per Alessio, un giovane disabile che, nonostante la carrozzina, dimostra una certa autonomia di movimento.

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