Caso Rudy Guede, avvocato Maori: “Deve essere espulso dall’Italia”

Assolti giudice, avvocatessa e collega da accusa di corruzione
Avv. Luca Maori

Caso Rudy Guede, avvocato Maori: “Deve essere espulso dall’Italia”

La Procura di Viterbo ha mosso nuove accuse contro Rudy Guede, riaprendo una ferita a Perugia che, in realtà, non si è mai veramente rimarginata. Guede, un uomo di 37 anni di origini ivoriane, è ora accusato di maltrattamenti e violenze nei confronti della sua ex fidanzata. Recentemente, gli è stato notificato un divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla donna e gli è stato applicato un braccialetto elettronico.

Nonostante i pm viterbesi avessero chiesto gli arresti domiciliari, Guede è un uomo libero da gennaio 2022, quando ha finito di scontare la condanna per l’omicidio di Meredith Kercher. L’avvocato Luca Maori, legale storico di Raffaele Sollecito, che insieme ad Amanda Knox era stato accusato dell’omicidio di Meredith, ha commentato le nuove accuse contro Guede. Secondo Maori, queste rivelano la vera natura di Guede, che ha tentato inutilmente di presentarsi come una persona innocente, un martire della giustizia. Lo scrive La Nazione Umbria di oggi.

Maori sostiene che Guede, che considera un assassino efferato che ha ricevuto una pena minima rispetto alla gravità dei fatti, dovrebbe essere espulso dal Paese. L’avvocato è pronto a presentare un esposto alla Procura se ciò non dovesse accadere, temendo che Guede possa rappresentare un rischio per la società.

Giuliano Mignini, che ha condotto le indagini sull’omicidio di Meredith Kercher e rappresentato l’accusa nell’udienza preliminare che ha portato alla condanna con abbreviato di Rudy Guede, ha commentato la situazione. Secondo Mignini, durante le indagini e i processi che hanno coinvolto Guede, quest’ultimo si è sempre comportato bene. Tuttavia, Mignini riconosce che ci sono molti elementi che non conosce riguardo alle nuove accuse contro Guede.

La vicenda giudiziaria intorno al delitto della studentessa inglese, secondo l’ex magistrato, “non finirà mai”, anche in virtù del nuovo procedimento che si svolgerà alla Corte d’appello di Firenze per l’ipotesi di calunnia contestata ad Amanda Knox, dopo la decisione della Corte di Cassazione. Anche se sono passati 12 anni e la vicenda ormai la segue da privato cittadino, Mignini afferma che “certe storie non si dimenticano”.

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