Apologia del terrorismo sui Social, in 4 rinviati a giudizio

Un albanese e tre marocchini affronteranno il processo per istigazione a delinquere, minacce, propaganda e istigazione

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Apologia del terrorismo sui Social, in 4 rinviati a giudizio

Apologia del terrorismo – Quattro soggetti, tra cui un albanese e tre marocchini, sono stati rinviati a giudizio dal giudice per le indagini preliminari Natalia Giubilei a Perugia. La Procura di Perugia li accusa di vari reati, tra cui istigazione a delinquere per motivi di discriminazione etnica e religiosa, minacce, propaganda e istigazione a commettere delitti contro personalità dello Stato.

Il processo è previsto per iniziare tra un anno. Secondo l’accusa, alcuni degli imputati avrebbero istigato alla commissione di reati con finalità di terrorismo mediante la pubblicazione di post e video sui social media attraverso i propri profili Facebook.

Inizialmente, la richiesta di rinvio a giudizio coinvolgeva anche altri due individui di origine maghrebina. Tuttavia, uno di loro è stato arrestato in Francia per l’omicidio di un uomo durante una rissa, mentre l’altro è stato espulso dall’Italia nel febbraio 2020.

Secondo quanto riportato nelle carte degli inquirenti – riferisce Enzo Beretta su Il Messaggero di oggi –  gli imputati avrebbero inneggiato e promosso sentimenti antidemocratici di odio religioso nei confronti di cristiani, ebrei e musulmani con orientamenti ideologici e religiosi diversi. Avrebbero anche esaltato concetti legati alla jihad (guerra santa) e al martirio, promuovendo i valori dell’ideologia dei gruppi terroristici islamici e suggerendo l’uso di atti violenti per imporre la legge islamica e la religione islamica radicale come unico stile di vita possibile.

L’accusa sostiene che gli imputati abbiano pubblicamente fatto apologia e propagato idee basate sull’odio religioso, istigando pubblicamente un numero indeterminato di persone a compiere reati legati al terrorismo internazionale o all’eversione dell’ordine democratico. Questi reati comprenderebbero associazioni con finalità di terrorismo, attentati terroristici, eversività e stragi.

Gli imputati saranno difesi dagli avvocati Suzana Korriku, Beatrice Marini, Domenico Naccari e Gianni Dionigi. La prossima udienza è prevista per il 24 ottobre 2024, davanti al giudice Francesco Loschi del tribunale di Perugia.

1 Commento

  1. ben fatto. a quando un inchiesta seria verso chi ha obbligato milioni di cittadini, più o meno consapevoli, ad usare un prodotto farmaceutico altrimenti bandito???

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